Come capire se il Senecio sta marcendo senza estrarlo dal vaso

Nel Senecio rowleyanus, la marcescenza si manifesta in modo molto caratteristico. Le tipiche “perle” tonde che formano i suoi lunghi fili, quando iniziano a deteriorarsi, perdono la loro forma tesa e compatta per diventare morbide, raggrinzite o semi-trasparenti.

Le perle sane appaiono piene, compatte e lucide, mentre quelle compromesse mostrano un colore più spento e tendono a cedere sotto una pressione leggerissima.

Un altro segnale importante riguarda la disposizione dei fili. In condizioni normali ricadono con eleganza, ma quando la base inizia a marcire, interi tratti possono afflosciarsi o assumere un aspetto disordinato. Le perle che si staccano con estrema facilità indicano che il problema proviene quasi sempre dall’apparato radicale.

Quando si osserva l’intera pianta, una perdita di volume generale, con fili che sembrano improvvisamente meno tesi, è spesso uno dei primi indizi che la pianta sta soffrendo a livello interno.

Cambiamenti nel fusto e nelle radici interne

Nel Senecio rowleyanus il fusto è molto sottile e corre internamente ai fili. Quando inizia la marcescenza, la parte più vicina al terriccio diventa scura e lucida, quasi come se fosse bagnata in modo permanente. Anche senza estrarre la pianta dal vaso, è possibile intravedere questo cambiamento sollevando delicatamente i primi centimetri dei fili.

La base del Senecio, dove i fusti si concentrano, tende a perdere consistenza. Se si tocca con molta delicatezza, può risultare molle oppure cedere con facilità. Questo comportamento indica che le radici interne non stanno più sostenendo la struttura.

Quando l’apparato radicale è compromesso, l’intera pianta fa fatica ad assorbire l’acqua, e ciò si traduce in fili che non crescono più o che si disidratano nonostante irrigazioni regolari. Una pianta stabile indica radici in buona salute; se invece la base si muove in modo anomalo, spesso il problema è già iniziato sotto la superficie.

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Cosa osservare nel substrato

La pianta del rosario è estremamente sensibile ai ristagni. Un terriccio che rimane bagnato troppo a lungo è quasi sempre il fattore scatenante del marciume. Il substrato ideale per questa pianta dovrebbe asciugarsi rapidamente; quando ciò non accade, si formano condizioni anaerobiche che danneggiano le radici.

Osservando la superficie, si possono notare zone scurite, muffette bianche o un terriccio che appare compattato invece che leggero e granuloso. L’odore è un altro indicatore prezioso: se il terriccio emette un sentore di terra stagnante o fermentata, il rischio di marcescenza è elevato.

Talvolta si nota anche un leggero affondamento della base dei fili. Questo succede quando i tessuti alla base stanno perdendo consistenza e non riescono più a sostenere la pianta.

Come interviene senza estrarre la pianta

Nella coltivazione del Senecio rowleyanus capita spesso di riconoscere il problema ancora prima di toccare il vaso. In un caso, per esempio, molte perle nella parte bassa erano diventate semitrasparenti e molli, mentre il terriccio, pur non essendo stato annaffiato di recente, appariva ancora umido.

Senza estrarre la pianta, è stato sufficiente sospendere completamente le irrigazioni e favorire un’asciugatura molto lenta ma costante, lasciando il vaso in un ambiente arieggiato ma non troppo luminoso. In quel caso la marcescenza era allo stadio iniziale ed è stato possibile salvarla.

In un’altra situazione invece la base mostrava un evidente imbrunimento. Il terriccio emanava un odore poco piacevole e i fili si staccavano con facilità. In casi del genere si interviene tagliando tutte le parti sane, lasciandole asciugare alcuni giorni e propagandole nuovamente. Il Senecio rowleyanus risponde molto bene alla propagazione, e spesso è questo il modo migliore per recuperare una pianta gravemente compromessa.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".