Ho scoperto di poter coltivare il Muschio in casa per decorare i miei Vasi

Al mondo esistono oltre 15.000 specie e la sua varietà conferma quanto sia prezioso per la biodiversità e per l’ecosistema.

Ho sempre desiderato poterne coltivare delle zolle in casa e mi sono cimentato nella cura con semplicità, utilizzando poi lo stesso per una serie di ragioni.

In modo preliminare bisogna sottolineare che il muschio non può essere raccolto poiché protetto dalla legge visto l’importanza che ricopre nell’ecosistema.

Puoi fornirtene in un vivaio che potrà procurartene di coltivazione, a norma di legge e coltivarlo in modo semplice e vantaggioso per le altre piante. Io faccio così.

Utilizzo contenitori in plastica

Per coltivare il muschio potrai servirti di contenitori che possano contenerne le zolle preservando l’umidità di cui ha bisogno ma lasciando comunque entrare la luce che occorre affinché possa portare a termine la fotosintesi.

I contenitori in pvc che utilizziamo per conservare gli alimenti in frigo, o quelli che utilizziamo per contenere pasta e biscotti fanno proprio al caso tuo.

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Io utilizzo anche le box in plastica che contengono cioccolatini, completamente trasparenti.

Di quanta luce ha bisogno

Partiamo dal presupposto che il muschio predilige una crescita a nord; quindi, puoi ben immaginare la tipologia di luce.

Io tengo i contenitori in una zona luminosa ma mai alla luce del sole diretta, il muschio non ne ha affatto bisogno. In questo modo mi assicuro che non si secchi, poiché più luce riceve, maggiore sarà il suo dispendio di acqua per la fotosintesi.

Evitando la luce diretta potrai anche preservare l’umidità di cui ha bisogno per crescere bene nel contenitore, prima di utilizzarlo per altro.

Di quanta acqua ha bisogno

Il muschio ha delle proprietà straordinarie: devi immaginarlo come una spugna, con la capacità di assorbire acqua in una quantità che va ben oltre il suo peso.

Questa proprietà straordinaria consente di capire che ha bisogno di tanta umidità, che potrai sempre tenere sotto controllo tenendolo in un contenitore chiuso.

L’unico requisito è quello di utilizzare un’acqua quanto più pura possibile, che sia distillata o piovana, evitando di danneggiare le cellule del muschio con sostanze ferrose, tipiche dell’acqua del rubinetto, ricca di elementi extra e perciò definita dura.

Io utilizzo spesso acqua piovana o provo ad ammorbidire quella del rubinetto, facendola prima bollire e poi raffreddare, e la nebulizzo sul muschio con uno spruzzino.

Di che tipo di terriccio ha bisogno

Il muschio ama ancorarsi su strati compatti, tant’è che cresce su strati rocciosi e ghiaiosi.

Assicurati che il terriccio che metti nei contenitori sia ben compatto ma soprattutto che possa essere leggermente acido. Il muschio predilige un pH intorno a 5, e per evitare di rendere il terriccio basico non utilizzo acqua calcarea per inumidire la box.

Non richiede concimazione, che possa oltremodo alterare la composizione chimica del terriccio.

Per cosa lo uso

Io utilizzo il muschio per una serie di ragioni. È utilissimo quando devo far germinare delle semenze, offrendo al seme le condizioni ideali.

Ricopro la superficie del terriccio nei vasi per evitare la proliferazione di erbe infestanti che possono privare il sottosuolo di nutrienti.

Lo utilizzo per pacciamare, per creare uno strato isolante che consenta di proteggere le radici delle piante ed il sottosuolo dalle temperature eccessivamente drastiche come quelle invernali o estive.

Lo utilizzo per la creazione di terrari, che ben si prestano alla coltivazione del muschio per il microclima che si crea in essi.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.