Come moltiplicare la Dalia

I suoi fiori hanno il fascino dell’eleganza: la dalia è tra le piante più amate per decorare un balcone, una terrazza o un giardino.

I suoi fiori, che compaiono con il primo caldo dell’estate, di solito decorano la pianta fino ad autunno inoltrato.

Inoltre la dalia, se ben curata, tende a crescere molto, formando dei bellissimi cespugli fioriti che possono rendere il vostro balcone o il vostro giardino un ambiente unico e inimitabile.

Ma è possibile moltiplicare e riprodurre la dalia così da ottenere tante nuove piantine? Assolutamente sì.

Scopriamo insieme come fare.

Il periodo migliore

Qualsiasi sia il metodo scelto per riprodurre la vostra dalia ricordate di non farlo mai in inverno.

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Il momento migliore è la primavera o l’inizio dell’estate, quando le alte temperature aiutano lo sviluppo dei nuovi germogli.

N.B: nel caso di moltiplicazione per semina, i semi vanno piantati poco prima dell’inizio della primavera, nei primi giorni di marzo o comunque quando la temperatura inizia a cambiare.

Divisione dei tuberi

Uno dei metodi più efficaci e famosi è sicuramente quello della divisione dei tuberi o, più correttamente, della divisione delle radici tuberose.

Di solito, infatti, con l’arrivo dell’inverno i tuberi della dalia si tolgono dal terreno per conservarli fino alla primavera.

In primavera, piantate i tuberi in un composto di sabbia e torba e metteteli in un luogo luminoso, a una temperatura ideale di 20-22 °C.

Mantenete il terriccio umido e, dopo circa quattro settimane, estraete il tubero.

Dividete quindi le radici tuberose in più parti, cercando di mantenere almeno una gemma per ogni parte.

Piantate ogni pezzetto in un vaso o in una parte diversa del giardino a una profondità di 15-20 cm.

Se le piantate nella stessa cassetta o a terra, tenete una distanza di almeno 30 cm tra un pezzo e l’altro.

Da ognuno di questi piccoli pezzi nascerà una bellissima dalia!

Moltiplicazione per talea

Un altro metodo abbastanza comune per moltiplicare la dalia è farlo per talea.

I vantaggi sono la facilità del procedimento e il minor tempo necessario perché si sviluppi una nuova piantina.

Lo svantaggio è che non sempre questo metodo dà i risultati sperati.

Prendete una pianta di dalia matura e che abbia già fiorito e ricavate una o più talee utilizzando delle cesoie.

La lunghezza ideale di ogni talea deve essere di circa 10 cm.

Poi, bagnate la base di ogni talea con del composto ormonale radicante o del miele: queste sostanze aiutano il successivo sviluppo di nuove radici.

Infinte, piantate in piccoli vasi riempiti da sabbia e torba.

Ben presto si svilupperanno nuove piantine.

N.B: ricordate che prima di travasare le nuove dalie a terra in giardino dovrete aspettare circa 2 anni: è il tempo necessario perché le radici siano forti abbastanza.

Riproduzione per semina

Infine, il metodo classico: la riproduzione o moltiplicazione per semina.

In questo caso, i semi possono essere piantati in vaso/cassetta o a terra.

In entrambi i casi metteteli a una profondità di 2-3 cm e a una distanza di almeno 3 cm gli uni dagli altri.

Bagnate regolarmente il terreno e tenete in un ambiente soleggiato finché non spunteranno i primi germogli.

Se piantate i semi agli inizi di marzo, potrete rinvasare singolarmente le singole piantine cresciute già a fine maggio.

Dopo la moltiplicazione

Dopo che avrete moltiplicato la vostra dalia, prendetevi cura della vostra piantina così come curate la pianta madre.

Ricordate che la dalia teme moltissimo il freddo e, di norma, i tuberi vanno estratti in autunno e conservati, per poter essere poi ripiantati in primavera.

Inoltre, non dimenticate che questa pianta va innaffiata con molta regolarità facendo attenzione, però, ai ristagni d’acqua che potrebbero compromettere la sua salute.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".