Croton, come e quando rinvasarlo

Foglie striate di giallo e rosso: il croton è una pianta davvero inconfondibile grazie alle sue caratteristiche che le hanno fatto guadagnare il soprannome di “magnolia in miniatura” per la sua somiglianza con questa più celebre specie.

Il suo vero nome è Codiaeum variegatum ed è coltivato da noi come pianta ornamentale.

Tuttavia, ricreare il suo habitat dalla temperatura costante in ogni stagione non è certo semplice: si tratta di una pianta molto fragile e che necessita di molte attenzioni e accorgimenti.

Il procedimento del rinvaso è proprio uno dei momenti salienti del suo ciclo vitale. Farlo correttamente è fondamentale per garantire al Croton un buon stato di salute.

Scopriamo insieme come e quando rinvasarlo, passo dopo passo.

Procedimento

Scopriamo insieme come rinvasarlo, passo dopo passo, così da non commettere errori.

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Toglietelo dal vaso

Per prima cosa dovete rimuovere il croton dal suo vaso precedente. Farlo, non è difficile.

Bagnate leggermente il terreno, rendendolo più morbido e facile da smuovere. Poi, con l’aiuto di una spatola, separate un po’ il terriccio dai bordi del vaso, facendo una lieve pressione verso l’interno.

Pian piano, ruotate il vaso verso il basso, facendo scivolare la pianta lentamente fuori da esso.

Staccate il terriccio dalle radici, facendo massima attenzione a non danneggiarle o spezzarle.

N.B: per evitare che la chioma della pianta venga danneggiata quando capovolgete il vaso, avvolgetela in fogli di giornale che formino uno strato protettivo.

Scegliete un vaso nuovo

La scelta di un nuovo vaso è fondamentale per garantire successo al procedimento del rinvaso.

Prendetene uno preferibilmente in terracotta e di diametro leggermente più grande del precedente.

Non dimenticate che deve ovviamente trattarsi di un vaso forato, così che l’acqua in eccesso possa facilmente defluire.

Riempite di terreno

A questo punto, il momento più delicato: dovete mettere il croton nel nuovo vaso con il nuovo terreno.

Non deve trattarsi, però, di un terriccio qualsiasi. Sceglietene uno dal pH leggermente acido.

Una buona soluzione consiste nel mescolare del classico terriccio universale a humus e sabbia: in questo modo, le componenti più solide e nutritive e quelle più morbide e drenanti si compenseranno.

Un’alternativa è data, invece, dall’utilizzo di terriccio di bosco o di foglie con sfagno.

Consigli post rinvaso

Dopo il procedimento di rinvaso, per alcuni giorni, la piante è più fragile e debole.

In questa fase dovete fare più attenzione che mai a prendervi cura della pianta nel modo giusto senza stressarla ulteriormente.

Tenete sempre umido il terreno, innaffiando un po’ di più del solito nei primi giorni: in questo modo abborbidirete il nuovo terreno.

Non dimenticate di tenere questa pianta a una temperatura abbastanza costante che si aggiri intorno ai 18 °C.

Se, al momento del rinvaso, le temperature sono ancora basse, aspettate ancora prima di mettere questa pianta all’esterno.

Inoltre, state sempre attenti agli sbalzi di temperatura notturni: quando sono intensi e frequenti possono portare la pianta alla morte.

Per combatterli, di notte, potete tenere calda la pianta con un telo in nylon o mettendola in un luogo più riparato.

Ricordate, poi, di non esporre il croton alla luce diretta del sole.

Quando rinvasare

Il periodo migliore per rinvasare il Croton è l’inizio della primavera o la fine dell’inverno.

Dopo essere sopravvissuta ai mesi freddi, questa pianta deve affrontare il cambio di temperatura con un nuovo vigore: e non c’è niente di meglio di un rinvaso per donarglielo.

Alcuni suggeriscono che un altro buon momento per rinvasare è l’inizio dell’autunno, quando le temperature cominciano a scendere.

In realtà, se il freddo arriva improvvisamente e intensamente, rinvasare in questo periodo potrebbe avere effetti negativi sulla salute della pianta.

Ogni quanto rinvasare

L’ideale è rinvasare una volta l’anno, soprattutto nei primi anni di vita della pianta, quando questa cresce di più e più velocemente.

Di solito, il rinvaso non serve soltanto a dare più spazio alla pianta e alle sue radici, ma anche a utilizzare un terreno nuovo e ricco di sostanze nutritive che possono dare energia alla pianta.

N.B: negli anni successivi, se le dimensioni del vaso vi sembrano appropriate a quelle della pianta e le radici non sono troppo compresse, potete rinvasare anche ogni 2-3 anni.

Ricordate però di concimare il terreno perché resti sempre ricco di sostanze nutritive.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".