Tutte le piante velenose del tuo giardino

Belle e misteriose: le piante riescono a donare un’eleganza e un fascino particolare ai nostri giardini, rendendoli unici a seconda proprio di quali fiori decidiamo di coltivare.

Alcune volte, però, scegliamo delle piante attirati dalla loro bellezza, dimenticando di informarci sulle loro caratteristiche.

Capita, infatti, che alcune piante siano velenose ed è importante conoscerle proprio per non incorrere in rischi.

Curiosi di sapere se le piante del vostro giardino sono velenose o meno? Scopriamo insieme quali sono le più comuni.

Datura stramonium

Conosciuta anche semplicemente come stramonio, la datura stramonium è spesso anche detta tromba degli angeli, ma anche erba del diavolo o mela delle spine.

La sua caratteristica principale sono i fiori, molto lunghi e a forma di calice rivolto verso il basso. Questi si aprono di notte, emanando un bellissimo profumo che attira le falene.

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Quasi tutte le componenti di questa pianta sono tossiche, avendo alte concentrazioni di atropina e scopolamina. Queste sostanze hanno effetti allucinogeni e sono spesso fatali, portando alla paralisi della muscolatura respiratoria.

Dovete fare massima attenzione quindi nel tenere questa pianta fuori dalla portata di bambini e animali domestici.

Oleandro

Una pianta molto comune nelle aree mediterranee: è l’oleandro.

A volte, cresce spontaneamente producendo fiori dal colore bianco o rosa.

Ma alla sua bellezza corrisponde anche un’alta pericolosità: tutte le parti di questa pianta hanno una certa tossicità, in particolare le radici.

Tossicità che dipende dall’oleandrina, una sostanza cardiotossica che può portare alla morte chi la ingerisce.

Tasso

Una pianta molto diffusa nelle zone montane è il taxus baccata, o tasso comune, caratterizzato da foglie verde scuro e arilli, ossia rivestimenti del seme, di colore rosso.

Questa pianta apparentemente innocua contiene in realtà la tassina, una sostanza tossica che ha effetti narcotici e paralizzanti spesso letali.

Spesso è causa di morte per alcuni animali che scambiano i suoi arilli per bacche commestibili.

Glicine

La pianta con i fiori a grappolo che decora tantissimi giardini delle zone marittime: il glicine è sicuramente una delle piante più eleganti che esistano e, sin da maggio, produce splendide fioriture.

A essere tossici sono i semi che contengono una sostanza detta wisterina: se ingerita, questa può portare nausea, vomito, dolori di stomaco e collasso.

Anche se tenuta in giardino, non dovrebbe presentare un particolare pericolo, a meno che non si vadano a prendere i semi e a ingerirli.

Calla

I suoi fiori sono rivestiti da una spata bianca, elegante e sinuosa: è la calla.

Le foglie lucide e i fiori inconfondibili ne hanno fatto una pianta associata all’innocenza e alla purezza. In realtà, questa pianta ha un aspetto che quasi nessuno conosce, in quanto è velenosa.

Contiene infatti ossalato di calcio che è tossico se ingerito, ma può essere irritante anche per pelle e occhi.

Iris

Un’altra pianta molto famosa per la sua bellezza: è l’iris, i cui fiori sono conosciuti da tutti per il loro aspetto meraviglioso.

Di questa pianta è la linfa a contenere elementi tossici che, se ingeriti, possono provocare disturbi intestinali o problemi più gravi.

A costituire un maggior rischio sono le foglie e i rizomi.

Belladonna

Alta fino ai 150 cm, con foglie verdissime e un odore un po’ spiacevole, la belladonna può trovarsi spesso nei giardini un po’ più selvaggi.

A essere velenose sono le sue bacche, ma anche le foglie hanno un certo grado di tossicità.

Se le bacche vengono ingerite, possono causare delirio, convulsioni e morte.

Fate quindi massima attenzione e se trovate questa pianta in giardino, fate in modo che non sia alla portata dei bambini.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".