Ti è mai capitato di avere le belle foglie paffute dell’albero di giada tutte raggrinzite e dall’aspetto spiacevole?
Che peccato! L’aspetto delle foglie è proprio ciò che rende ammirevole questa pianta.
Quando è capitato a me ho fatto in questo modo andando prima alla ricerca delle case e poi rimediando in modo repentino.
COSA SCOPRIRAI
Miglioro la cadenza delle innaffiature
Poiché si tratta di una pianta grassa spesso ignoro il suo fabbisogno idrico pensando che le belle foglie carnose abbiano una riserva d’acqua inesauribile.
Questa è una delle cause principali di foglie dall’aspetto rugoso e raggrinzito.
L’attenzione alle innaffiature eccessive deve essere posta maggiormente quando fa freddo, ma in estate avere un terriccio costantemente secco le cause dello stress.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!È per questo che le foglie sono ridotte in questo stato, avendo attinto a tutte le riserve d’acqua si sono rinsecchite. Le sue foglie funzionano proprio come dei serbatoi ma questi serbatoi non sono di certo inesauribili.
Di contro invece, se ritieni che il terriccio sia costantemente umido allora potrebbe trattarsi di marciume radicale. In questo caso la soluzione più rapida al problema è quella di rinvasare la pianta cambiando completamente il terriccio. Taglia la sezione marcia delle radici, con forbici ben disinfettate.
Gli do azoto
Anche le piante grasse hanno bisogno di essere nutrite di tanto in tanto, con le componenti giuste come l’azoto, che cura le parti verdi della pianta.
In questo caso io rimedio sia dandole del terriccio nuovo e fresco ma anche provando a rinvigorirlo con fertilizzanti fai da te base di azoto come quelli realizzati con fondi di caffè oppure con i lupini.
I lupini possono apportare una grande quantità di azoto; puoi sia servirtene dopo averli essiccati e macinati e quindi spargerli sul terriccio, nei pressi della pianta, oppure interrarli con un rastrello.
Per quanto riguarda i fondi di caffè io faccio così: faccio asciugare la polvere di caffè che ho precedentemente conservato. Non utilizzo mai quella direttamente prelevata dalla macchinetta del caffè perché è troppo umida e nel tempo potrebbe generare delle muffe.
In un innaffiatoio lascio decantare i fondi di caffè in acqua: per circa 2l di acqua aggiungo un bicchiere di fondi, più o meno 6 fondi di caffè.
Lascio decantare nell’innaffiatoio almeno per 24 ore così che il caffè possa rilasciare pienamente tutte le sue componenti disciolte in acqua. Poi innaffio l’albero di Giada.
Cambio il vaso
Sempre nella convinzione che l’albero di giada non abbia bisogno di nulla ti è capitato di tenerlo per anni nello stesso vaso.
Quindi l’ho costretto sempre nello stesso spazio senza dare alle radici la possibilità di crescere.
Ma cosa ancora più grave è un terriccio ormai vecchio che non è più in grado di nutrire adeguatamente le foglie ma solo di far sopravviver la pianta.
Scelgo quindi un vaso che abbia un diametro fino a 5 o 7 cm più grande, non c’è bisogno di prendere enorme. Utilizzo un terriccio adatto o realizzo la miscela perfetta.
Non sottovaluto la sua richiesta di luce
Faccio caso anche all’esposizione perché anche se è vero che la pianta resiste a qualsiasi forma di stress, non posso però pretendere di vederla in forma e rigogliosa.
Semplicemente sta sopravvivendo, adeguandosi al meglio alla luce che riceve ma non è abbastanza.
Le foglie non sono solo piccole ma anche sbiadite, perdendo il loro colore verde smeraldo. Non hanno abbastanza energia da trarre dalla luce per crescere in forma.
In questo caso mi basta spostarla in una zona maggiormente luminosa, magari con luce diretta nelle prime ore del giorno e le foglie riprenderanno vigore.