Effettua il rinvaso della Felce per fornirle un terriccio che possa rinverdire le foglioline

Il rinvaso della felce è essenziale se vogliamo che in periodo di crescita attiva la pianta metta su nuove deliziosi foglioline.

Occorre sapere come e quando farlo, approfittando di questo momento per fornirle un vaso delle dimensioni corrette ed un terriccio appropriato.

Vediamo insieme come rinvasare la felce.

Quando rinvasare

La felce dovrebbe essere rinvasata ogni volta che le sue radici cominciano ad uscire fuori dalla superficie del terriccio, e vista la sua rapida crescita, questo accade spesso.

Idealmente, la felce dovrebbe essere rinvasata a ridosso della primavera o in estate proprio mentre sta entrando nella sua stagione di crescita attiva.

Scegli il vaso 

Le dimensioni del vaso sono cruciali per la sopravvivenza ed il sano adattamento di una pianta all’ambiente, anche quando si tratta di una felce.

Un vaso di grosse dimensioni deve contenere una grossa quantità di terriccio che resterebbe ammassato e non attraversato da radici.

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Vista l’esigenza della felce di avere un terriccio umido ma mai zuppo, le innaffiature frequenti non farebbero altro che lasciare tutto questo terriccio umido, che faticherebbe ad asciugare in questa circostanza e questo potrebbe danneggiare la pianta arrecando marciume.

Procurati un vaso dal diametro di non oltre i 5 cm in più di quello dell’apparato radicale della pianta, così che possa contenerla nel modo più adatto alle esigenze della pianta.

Tra i tanti materiali di cui i vasi in commercio sono composti spesso sentiamo nominare il vaso in terracotta come quello che maggiormente è adatto ad ogni esigenza delle piante.

Nel caso della felce è proprio vero poiché capace di trattenere una buona dose di umidità e di essere particolarmente poroso quando la pianta viene innaffiata.

Scegli il vaso 

Per realizzare una miscela di terriccio ideale per la felce comincio col porre sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa, perfetta per lasciare che i fori di scolo del vaso possano drenare l’acqua in eccesso ed evitare che le radici restino umide con ristagni.

A due parti di terriccio universale aggiungo una parte di perlite e una parte di stallatico, una di torba bionda.

Mi assicuro che il terriccio sia non troppo compatto e se eccessivamente fibroso aggiungi una parte di terriccio universale di buona qualità, che possa rendere la miscela argillosa al punto giusto.

Estrai la pianta dal vaso

Prima di un rinvaso sospendi le innaffiature per qualche giorno: un terriccio secco resta compatto e l’apparato radicale viene via più facilmente. Ricorda che la felce ha delle radici molto fragili.

Con una mano afferra la pianta alla base del corpo centrale, nel punto immediatamente a contatto con il terriccio; con l’altra mano prova a stritolare il vaso, chiaramente se si tratta di un vaso in plastica. In questo modo la pianta dovrebbe venir via da sola.

In caso di un vaso in terracotta, potrebbero esservi delle aderenze ai bordi; prova a scrollare il vaso e a scavare i bordi con le dita senza arrecare danno nel tirare l pianta con forza.

Ripulisci l’apparato radicale

Dopo aver estratto l’apparato radicale dal vaso prova a scrollare via il vecchio terriccio e a potare via, con forbici ben disinfettate le radici secche, ma soprattutto pota via quelle marce.

Potrai riconoscerle dall’aspetto annerito e dalla consistenza viscida.

Puoi delicatamente districare le radici se sono troppo fitte e il terriccio non va via: niente paura se qualcuna si spezza poiché questo può stimolarne la crescita. Attento però a non rovinarle tutte.

Messa a dimora

Cospargi del materiale grossolano sul fondo del vaso e dai una prima spolverata di terriccio, riempiendo non più di 2 cm.

La base degli steli deve stare ad almeno 2 cm di profondità rispetto al bordo del vaso; quindi, fai prima una prova per verificare se l’altezza è giusta, altrimenti aggiungi terriccio sul fondo.

A questo punto, posa la pianta sul fondo di terriccio e aggiungi altro terriccio per ricoprirla per bene.

Dai qualche colpetto al vaso, di tanto in tanto, così che il terriccio si distribuisca e si ammassi da solo. Non fare pressione con le mani, rischi di ammassarlo troppo e asfissiare le radici.

Non è sempre corretto innaffiare immediatamente dopo il rinvaso. Questo vale soprattutto nel caso in cui stiamo rinvasando una pianta perché aveva le radici marce.

Possiamo tranquillamente aspettare almeno un giorno prima di innaffiare.

A seguito dell’innaffiatura potremo constatare se l’acqua fuoriesce velocemente dai fori di scolo senza portare via terriccio.

Il livello del terriccio rispetto alla superficie potrebbe abbassarsi ed è normale che lo faccia. Provvedi semplicemente ad aggiungere altro terriccio se scende notevolmente.


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Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.