Non è raro avere a che fare con piccoli figlioletti che hanno origine dallo stelo fiorifero dell’orchidea.
Questo fenomeno va interpretato e curato con attenzione sull’orchidea per non lasciare l’orchidea a sé stessa in un momento così importante.
Questo è quello che faccio quando mi accorgo che sullo stelo dell’orchidea c’è un keiki.
COSA SCOPRIRAI
Cos’è un keiki?
Si tratta a tutti gli effetti un clone della pianta madre, una nuova orchidea che ha origine dallo stelo fiorifero.
Pare che il termine sia originario delle Hawaii e voglia dire proprio bambino, figlioletto, quanto apparentemente sembra questa conformazione nuova sullo stelo dell’’orchidea.
Esso ha tutte le caratteristiche della pianta madre essendo un esatto clone ed ha la possibilità dopo un certo periodi di avere vita propria, a seguito della separazione dalla pianta madre.
Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!
Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Perché nasce un keiki?
La nascita di un keiki ha molto a che fare con la salute della pianta madre e le ragioni principali affinché si generi questo fenomeno sono essenzialmente due: l’orchidea gode di buona salute, l’orchidea sta per morire.
Se l’orchidea si trova in condizioni perfette, una luce ideale accompagnata da una miscela perfetta, una temperatura adeguata e irrigazioni regolari potrebbe attivarsi per riprodursi e potersi ingrandire, anche perché la riproduzione asessuata è quella più immediata.
Potrebbe in un secondo caso, ed è quello che va tenuto d’occhio, trattarsi di una condizione di sofferenza, durante la quale l’orchidea non riesce a crescere o fiorire.
È per questo che la sua unica speranza per sopravvivere è clonarsi e fare in modo di trasmettere il suo materiale genetico in una sua copia identica.
In questo caso devi tenere sotto controllo la tua orchidea che sta comunicando in questo modo una situazione di malessere.
Come avere cura del keiki
Un keiki va prima o poi separato dalla pianta madre, poiché crescendo lungo lo stelo, non ha modo di nutrirsi autonomamente. Perciò, più cresce e più richiede energie dalla pianta madre.
Innanzitutto, bisogna fare in modo che lo stelo dal quale ha origine il keiki non faccia fiori, quindi va reciso subito sopra l’attaccatura del keiki.
Con lo sfagno fresco poi avvolgo le piccole radici del keiki e nel punto di congiunzione con la madre, e lo mantengo umido.
Lo sfagno, utilizzato solitamente proprio per le radici è in grado di avere una buona ritenzione idrica senza mantenersi zuppo, anche solo se bagnato con poche gocce d’acqua.
Quando separo il keiki dalla pianta madre
Nel momento in cui le radici hanno raggiunto almeno 5 cm di lunghezza è il momento di staccare il keiki.
In questo modo eviti che lo strato esterno della radice possa diventare più spesso: questo predispone la radice a stare meglio fiori dal vaso come radice aerea.
Radici giovani invece riusciranno ad ambientarsi in vaso più facilmente.
Come separo il keiki dalla pianta madre
Con un taglierino ben affilato e disinfettato taglio via il keiki dallo stelo.
Lascio che il taglio asciughi almeno per 24 ore prima di invasare la nuova orchidea.
Riempio un vasetto per mini-orchidee, trasparente e forato in più punti anche sul lato con corteccia fine.
Appoggio il keiki nel vasetto senza fare pressione e ricopro con altra corteccia e sfagno, poi con uno spruzzino inumidisci il contenuto del vaso.
A questo punto un ambiente umido nel quale tenere la nuova piccola orchidea è essenziale.
Inumidisco la corteccia solo quando le giovani radici sono grigiastre e assicurale tanta luce brillante ma indiretta.