Come e quando potare il Pothos?

Ci sono momenti in cui nonostante la sua bellezza, il pothos necessita di potature.

Devi però sapere come e quando farlo, anche se il pothos ha la fama di una pianta alla quale possiamo fare qualsiasi cosa perché resistente.

Ma occhio agli errori legati alla potatura e ti spiego come farla in modo sicuro.

Perché potare il pothos

Un fiorente pothos con rami lunghi e rampicanti può alla fine diventare troppo grande per lo spazio a disposizione. Dopotutto, questa vigorosa pianta d’appartamento può crescere anche di 40 cm in un solo mese.

A meno che tu non voglia far arrampicare la pianta lungo il soffitto o le pareti, dovrai rimuovere parte di quella lunghezza.

Un pothos che sta lottando per vari motivi, ad esempio lo shock dovuto a un improvviso cambiamento di ambiente o un’eccessiva fertilizzazione, può perdere parte del suo fogliame, lasciando lunghe sezioni di stelo nude che poco attraenti. La potatura della pianta può migliorarne l’aspetto.

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Sia che tu stia potando la tua pianta di pothos per mantenere la sua vivacità o aiutarla a ritrovare il suo antico splendore, l’obiettivo è rimuovere la crescita in eccesso e incoraggiare un’abitudine di crescita più piena e cespugliosa.

Quando potare il pothos

Il momento migliore per potare il pothos è tra l’inizio della primavera e l’inizio dell’autunno, quando le piante sono ancora in crescita attiva grazie alle lunghe giornate e al clima caldo.

Evita di potare una pianta di pothos altrimenti sana in inverno, se possibile. Tuttavia, puoi tagliare l’occasionale foglia gialla o il gambo spezzato in qualsiasi periodo dell’anno.

Fase 1 – Esamina la pianta

Esamina la tua pianta alla ricerca di aree che desideri rimuovere. Fai un passo indietro e pensa alla forma che vorresti che la pianta avesse dopo la potatura.

Se la pianta è altrimenti sana, pensa a quanto tempo vorresti che rimanessero gli steli che hai ora.

Se stai riabilitando una pianta di pothos dagli steli troppo lunghi e spogli, cerca il punto su ogni vite con la nuova crescita il nodo, perché è lì che dovrai tagliare.

Fase 2 – Dove potare

Usa forbici o potatori puliti e affilati per rimuovere la crescita in eccesso, tagliando appena sotto un nodo fogliare.

Prendi in considerazione la possibilità di sfalsare i tagli tra gli steli per dare alla pianta un aspetto più naturale una volta che si riempie di nuovo.

Continua a potare gli steli fino a quando la pianta non raggiunge le dimensioni che preferisci o fino a quando le parti nude e lunghe del fusto non sono sparite.

È meglio evitare di rimuovere più del 30 percento di uno stelo durante la potatura, a parte quelli danneggiate che vanno tagliate necessariamente , anche a pochi centimetri dal corpo centrale.

Non buttare via i rami potati

Su tutta la lunghezza del ramo puoi rintracciare dei nodi fogliari, le parti da dove partono le foglie.

Sappi che per ogni nodo puoi ricavare una talea da poter interrare e ricavare sia una nuova pianta che tenerle tutte nello stesso vaso per avere una pianta dalla chioma abbondante.

Il taglio deve essere effettuato lungo l’internodo, cioè nello spazio situato tra due attaccature di foglia.

Assicurati che ogni talea abbia almeno un paio di foglie così che possa essere possibile nell’immediato la fotosintesi che può avvenire soltanto attraverso la foglia che converte la luce in energia.

Pianta in terra ciascuna talea e aspetta: ti ritroverai presto con un pothos nuovo e rigoglioso a costo zero.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.