Leggere bene gli Internodi del Pothos ci spiega una mancanza precisa

Gli internodi del Pothos sono piccole parti di fusto spesso trascurate, ma in realtà rappresentano un indicatore prezioso del benessere generale della pianta.

Situati tra una foglia e l’altra, variano nella loro lunghezza e consistenza in base alle condizioni ambientali e allo stato di crescita.

Imparare a leggerli significa riuscire a decifrare i segnali che il pothos invia ogni giorno, aiutando a correggere eventuali problemi prima che si manifestino in modo più evidente.

Internodi lunghi: scarsa luminosità

Quando gli internodi diventano molto distanziati tra loro e assumono un aspetto sottile, la pianta sta reagendo a una luce insufficiente.

La filatura, cioè l’allungamento eccessivo del fusto, è il modo con cui il pothos tenta di avvicinarsi a una fonte luminosa più adeguata.

In queste condizioni anche le foglie appaiono più piccole e meno fitte. Spostare il vaso in un punto più luminoso, ma non in pieno sole diretto, permette di ristabilire una crescita più equilibrata, favorendo la produzione di foglie ampie e internodi più compatti.

Internodi brevi: segno di vigore

Gli internodi corti sono generalmente un buon segnale. Indicano che la pianta riceve la quantità di luce giusta e che sta crescendo con energia, sviluppando foglie consistenti e ravvicinate.

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Un pothos con internodi brevi risulta folto e armonioso, con un portamento più elegante e decorativo. Per mantenere questa condizione è utile garantire luce diffusa costante e ruotare il vaso di tanto in tanto in modo che la crescita rimanga uniforme da ogni lato.

Interpretare gli internodi per riconoscere lo stress

Non sempre variazioni nella struttura degli internodi dipendono dalla luce. Se i nuovi tratti di fusto appaiono deboli, flosci o anomali nel colore, la pianta potrebbe essere sotto stress per motivi diversi.

Annaffiature irregolari, terriccio troppo compatto, sbalzi di temperatura o carenze nutritive si riflettono spesso sulla qualità del fusto.

Internodi fragili o molto sottili possono indicare radici sofferenti, mentre internodi rigidi ma con foglie ridotte suggeriscono un ambiente freddo o un terreno povero.

Osservare queste variazioni aiuta a intervenire regolando irrigazione, concimazione o temperatura.

Internodi e cicli naturali di crescita

La lunghezza degli internodi può anche cambiare semplicemente perché la pianta segue ritmi stagionali.

Durante i mesi caldi il pothos tende a crescere più velocemente, sviluppando internodi leggermente più lunghi in modo del tutto fisiologico.

Con l’arrivo del freddo la crescita si stabilizza e gli internodi si accorciano.

Distinguere questi comportamenti naturali da un segnale di malessere consente di evitare interventi inutili e di interpretare correttamente i messaggi della pianta.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.