Quando abbiamo un Pothos in casa è molto importante capire quanto la sua natura sia guidata dalla ricerca della luce. Questa pianta cresce come rampicante nella foresta tropicale e, in natura, si allunga verso l’alto per raggiungere i punti più luminosi tra i rami degli alberi.
È un comportamento che mantiene anche nelle nostre case: quando si trova in un punto alto tende a orientare le foglie in modo più armonioso, perché percepisce la luce dall’alto e la “insegue” con grande naturalezza.
Nel tempo ho imparato che quando il Pothos riceve la luce nel modo più simile possibile al suo habitat, la sua crescita diventa più fluida e continua.
Come l’altezza favorisce crescita
Quando il Pothos è sollevato da terra, la sua crescita cambia davvero ritmo. L’ho visto moltissime volte: posizionandolo in alto, i tralci non trovano ostacoli, hanno più spazio per allungarsi e mostrano foglie più ampie e consistenti.
Questo accade perché la pianta percepisce meglio la direzione della luce e distribuisce le energie senza “confondersi”, come talvolta succede quando è messo in basso, dove le ombre della stanza possono essere più irregolari.
In alto, il Pothos riesce anche a produrre più clorofilla, e quindi aumenta la fotosintesi. Non è un cambiamento drastico, ma è sufficiente a rendere la crescita più vivace. Io stessa ho notato come i miei Pothos appesi inizino a sviluppare nuove foglie con più regolarità rispetto a quelli lasciati su un mobile basso.
Benefici microclimatici dei punti alti della casa
C’è un altro dettaglio che spesso sottovalutiamo: in alto l’aria è leggermente più stabile e meno soggetta a correnti. Il Pothos, che ama un ambiente leggermente umido e non sopporta gli sbalzi, trova così una sorta di piccolo rifugio climatico. In questi punti la temperatura è più costante e l’umidità non viene dispersa velocemente, condizioni che favoriscono una crescita equilibrata.
In alto si evita anche l’ombra dei mobili e il rischio che la pianta subisca contatti frequenti o urti che potrebbero danneggiare i tralci, cosa che purtroppo ho visto accadere spesso a chi tiene il Pothos a livello del pavimento o su ripiani troppo trafficati.
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Mettere il pothos pendente in punti alti è quindi una buona idea e nel giro di poche settimane, magari aiutandolo anche con un’acqua addizionata, i tralci potrebbero già guadagnato diversi centimetri e le foglie diventare più lucide e vigorose: a volte basta davvero un piccolo cambiamento per far capire a una pianta che può crescere con più fiducia.
Da allora ho continuato a sperimentare, e ogni volta che posiziono un Pothos in alto noto lo stesso schema: una crescita più rapida, maggiore pienezza, foglie più stabili nella loro forma. È come se ritrovasse il suo istinto naturale di rampicante e potesse esprimerlo liberamente.
In definitiva, mettere un Pothos in alto non è solo una scelta estetica, ma un modo semplice per rispettare la sua natura e permettergli di dare il meglio.
