I 7 Punti deboli della Sansevieria che non tutti conoscono

Ironicamente si dice che questa pianta sia talmente resistente da essere immortale: è la sansevieria, anche conosciuta come lingua di suocera o pianta serpente.

Le sue foglie sono lingue sinuose che si allungano verso l’alto: spesse e color verde scuro, di solito hanno bordi di un verde più chiaro o giallo e il vertice è appuntito.

Non avendo bisogno di molte cure, è una delle piante da appartamento più comuni e amate: merito anche della sua forma che la fa sembrare un elemento di design.

Ma è proprio vero che questa pianta è indistruttibile?

In realtà, ha 7 punti deboli cui dobbiamo stare molto attenti se vogliamo tenerla sempre verde e rigogliosa.

Ristagni d’acqua

Non dobbiamo mai dimenticare che la sansevieria è una pianta grassa e, in quanto tale, non ha bisogno di essere innaffiata troppo frequentemente.

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Quando la innaffiamo troppo, l’acqua può formare dei ristagni nel terreno e le radici possono marcire.

Purtroppo, se le radici marciscono, sarà difficile far sopravvivere la nostra sansevieria: ricordate che prevenire è il miglior modo per far sì che questa pianta viva sana e a lungo!

Troppa luce

Resistente sì, ma non alle bruciature!

A volte, nei mesi estivi, portiamo questa pianta all’esterno per farle prendere un po’ d’aria fresca, dimenticandoci che le foglie non sono abituate alla luce solare diretta.

Nelle ore più calde, quando il sole scotta, esporre la pianta alla luce solare significa rischiare che le foglie si brucino.

Se notate delle macchie color ruggine o scure sulle foglie, il problema potrebbe essere proprio la troppa luce.

Freddo eccessivo

Freddo? No, grazie.

Questa pianta resiste a temperature molto alte, fino a 30 °C. Tuttavia, non tollera le temperature più basse di 12-13 °C.

Se si tratta di un calo di temperatura temporaneo, la sansevieria riesce a sopravvivere, ma se le temperature scendono costantemente sotto i 10 °C, la pianta può seccare e morire.

Concime superfluo

Per quanto questa pianta abbia un tasso di crescita naturale abbastanza elevato, concimarla la aiuterà a svilupparsi.

Tuttavia, dobbiamo fare attenzione a non esagerare con le quantità e a non concimare nei periodi sbagliati.

La lingua di suocera deve essere concimata solo nel periodo primaverile ed estivo, altrimenti i fertilizzanti possono alterare il suo ciclo vegetativo e il suo equilibrio nutrizionale.

Se le foglie si afflosciano, diventano pallide o presentano altri problemi, forse l’avete concimata eccessivamente.

Scarsa illuminazione

Se è vero che questa pianta resiste bene con luce moderata e riesce a sopravvivere anche senza troppa luce, una scarsa illuminazione prolungata può bloccarne la crescita e farla deperire.

Alcuni la considerano una pianta ottimale anche per un bagno cieco, ossia senza finestre: è vero, ma ogni tanto va comunque portata altrove perché assorba un po’ di luce.

L’ideale è metterla alla luce solare indiretta, quindi non troppo lontana dalla finestra: solo così la sansevieria si manterrà sicuramente sana e in forma.

Vaso piccolo

Le radici della sansevieria non sono certamente grandi come le sue foglie, ma scavano in profondità e si ingrandiscono con il crescere della pianta.

Quando trovano un ostacolo al loro espandersi, si ritraggono e risentono del poco spazio a disposizione: di conseguenza l’intera pianta può soffrirne e cominciare ad appassire.

Ecco perché è fondamentale rinvasare questa pianta quando le radici sono ormai cresciute troppo.

Dovete rinvasare almeno una volta ogni due anni, preferibilmente all’inizio della primavera.

Afidi

Non è certo frequente che questa pianta venga attaccata dai parassiti, ma quando questo accade può risultare difficile sbarazzarsene.

Si tratta di un rischio più probabile nei mesi estivi quando la sansevieria può essere tenuta all’esterno.

Di solito ad attaccare la pianta sono gli afidi: potete vederli muoversi sulle lunghe foglie della pianta.

Eliminarli è semplice se utilizzate un prodotto specifico o un rimedio fai da te, magari a base di sapone di Marsiglia (30 grammi) e acqua (500 ml) da spruzzare sulla chioma della pianta.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".