Cosa è successo se le foglie della mia Sansevieria si sono piegate verso il basso all’improvviso?

La Sanseveria o lingua di suocera è conosciuta come una pianta d’appartamento particolarmente resistente, che tollera la negligenza rispetto a irrigazione, alimentazione e scarsa illuminazione.

Queste sue qualità però possono anche essere motivo di negligenza da parte di chi ne ha cura: con la convinzione che resiste a tutto non le si dà la giusta attenzione.

Potremmo ritrovarci da un giorno all’altro con una o più foglie cadenti, che pendono verso il basso o addirittura marce. Vediamo insieme cosa è accaduto e come mai le foglie della Sanseveria si mostrano così deboli.

Il problema potrebbe stare nelle innaffiature

La lingua di suocera è una pianta succulenta con foglie spesse che trattengono grandi quantità di acqua. Questa sua caratteristica consente alla pianta di sopravvivere nel suo ambiente nativo, le regioni secche e rocciose dei tropici dell’Africa occidentale.

Come tutte le piante grasse, è suscettibile al marciume radicale e le foglie cadenti spesso indicano innaffiature eccessive o assenti.

Innaffia la Sanseveria solo quando i primi 5 cm di terreno sono completamente asciutti: assicurati che l’acqua abbia la possibilità di uscire dal fondo del vaso attraverso i fori di drenaggio.

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Un programma di irrigazione con innaffiature alternate ogni due settimane potrebbe andare più che bene, durante i mesi caldi. In inverno puoi innaffiare la tua pianta anche con intervalli più lunghi: una volta al mese è più che sufficiente.

Se non vuoi rispettare un programma prestabilito, innaffia la tua Sanseveria al bisogno verificando di tanto in tanto la sua necessità di acqua.

La luce è quella giusta?

Alcune persone scherzano sul fatto che la Sansevieria sia così resistente da poter crescere anche in un armadio buio.

Proprio per la convinzione rispetto al fatto che la Sanseveria sopravvive ovunque dimentichiamo che è pur sempre una pianta e che ha bisogno di luce per vivere al meglio.

L’aspetto delle foglie, la parte dalla quale la pianta assorbe la luce per la fotosintesi, è fortemente indicativo: foglie sbiadite o poco rigide stanno comunicando un bisogno di luce imminente.

La pianta tollera la luce relativamente intensa, ma la luce diretta da una finestra esposta a sud può essere troppo intensa e può essere la causa delle sue “lingue” cadenti.

Una soleggiata finestra esposta a ovest o est è un’ottima posizione in qualsiasi periodo dell’anno.

Rinvaso

Se l’irrigazione o l’illuminazione improprie non sono la ragione per un’improvvisa decadenza delle foglie della lingua di suocera, controlla se la pianta soffre perché costretta in un vaso troppo piccolo.

Tieni presente che la Sanseveria generalmente ha bisogno di essere rinvasata solo ogni tre o cinque anni.

Tira fuori la pianta dal vaso e se le radici sono a contatto col vaso allora è il momento di rinvasarla. Sposta la pianta in un vaso di almeno 3 o 5 cm più grande rispetto all’intero apparato radicale, non oltre.

Un vaso troppo grande contiene una quantità eccessiva di terriccio che può restare bagnato troppo a lungo e causare marciume radicale.

Infezione fungina in corso

Se la tua Sanseveria ha almeno uno dei problemi di cui sopra, questo può renderla suscettibile anche all’attacco di malattie, spesso quelle fungine.

Soprattutto quando si verifica un problema di eccessiva umidità del terriccio, o marciume radicale, le infezioni fungine sono dietro l’angolo.

Non aspettare il rinvaso per dare una controllata alle radici. Se le foglie marciscono all’improvviso, fallo subito. Radici marce o zuppe, se affette da infezione fungina, dovrebbero essere ricoperte di una patina biancastra.

In questo caso, con cesoie ben disinfettate, taglia via le radici marce e quelle troppo compromesse. Utilizza prodotti fungicidi fai da te per disinfettare per bene l’intero apparato radicale se l’infezione è contenuta, o prodotti chimici.

Cambia immediatamente il vaso e il terriccio in esso contenuto.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.