La Tradescantia, chiamata comunemente erba miseria, è spesso coltivata per la sua bellezza semplice: foglie verdi con sfumature viola o argentee, steli che si allungano rapidamente e la capacità di adattarsi a diversi ambienti.
Ma dietro questa apparenza umile si nasconde una funzione sorprendente, che la rende molto più di una pianta ornamentale.
Diversi studi, a partire da quelli condotti dalla NASA sul ruolo delle piante negli spazi chiusi, hanno dimostrato che la Tradescantia è in grado di assorbire e filtrare i composti organici volatili (COV) presenti nell’aria.
Cosa sono i composti organici volatili
I COV sono sostanze invisibili che spesso si trovano nelle nostre case senza che ce ne accorgiamo. Provengono da colle e vernici dei mobili, dai detergenti, dai rivestimenti in plastica, dai tessuti sintetici e persino da stampanti e computer.
Tra i più comuni c’è la formaldeide, una sostanza che, a lungo andare, può causare irritazioni e problemi respiratori. Ed è qui che l’erba miseria entra in gioco: le sue foglie e radici hanno la capacità di intercettare queste molecole, trattenerle e neutralizzarle, migliorando così la qualità dell’aria che respiriamo.
Cosa fa l’erba miseria per depurare l’aria
Il processo è tanto silenzioso quanto efficace. Le foglie della Tradescantia assorbono i COV attraverso gli stomi, piccole aperture che normalmente servono alla pianta per scambiare ossigeno e anidride carbonica.
Una parte delle sostanze nocive viene metabolizzata nei tessuti, mentre un’altra viene trasferita al terreno attraverso le radici, dove i microrganismi presenti completano la degradazione. In questo modo la pianta diventa un filtro naturale che lavora costantemente, senza alcuno sforzo da parte nostra.
Molte piante hanno la capacità di filtrare l’aria, ma la Tradescantia ha alcune caratteristiche che la rendono particolarmente adatta alla vita in casa.
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È resistente, non richiede cure complesse e cresce velocemente, aumentando così la superficie fogliare disponibile per assorbire inquinanti. Inoltre, la sua crescita ricadente permette di posizionarla in diversi modi: appesa, in scaffali o in angoli luminosi, dove oltre a decorare diventa un vero purificatore naturale.
Vivere con una Tradescantia in casa non significa eliminare completamente l’inquinamento domestico, ma sicuramente ridurlo in modo significativo. È un gesto semplice che migliora la qualità dell’ambiente, soprattutto in spazi chiusi e poco ventilati.