Come curare il Callistemon la pianta dai fiori a forma di spazzolino che profuma di Limone?

Conosciuta comunemente come la pianta scovolino o pianta spazzolino, il Callistemon Citrinus è una pianta arbustiva dall’aspetto particolarmente esotico grazie alle sue bellissime fioriture.

Esistono diversi nomi di questa pianta: anticamente veniva riconosciuta con il nome di callistemon lanceolatus, ma ad oggi vi è una controversia in atto rispetto all’attribuzione al genere della Melaleuca, una pianta che ha molte caratteristiche affini al Callistemon.

Infatti, è conosciuta anche come melaleuca citrina. Originaria dell’Australia e della nuova Zelanda questa pianta viene spesso utilizzata per adornare giardini nelle zone costiere.

La sua proverbiale resistenza la rende perfetta per giardini o balconi anche di chi non ha una particolare propensione per le piante, soprattutto per la bellezza delle fioriture ed il suo aroma agrumato, simile al limone.

Vediamo insieme come coltivare la pianta scovolino.

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Caratteristiche

Appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, il callistemon è una pianta sempreverde che può raggiungere fino a 4 metri e mezzo di altezza e larghezza. Può avere l’aspetto di un enorme cespuglio con i suoi lunghi steli dai quali sporgono lunghe foglie anche di 10 cm, dal colore verde intenso.

Varietà

Esistono molte varietà di questa splendida pianta, le quali differiscono tra loro soprattutto per la colorazione dei fiori:

  • White Anzac, è una varietà dalle dimensioni contenute che raggiunge circa 1 metro e mezzo di altezza e diametro e produce fiori bianchi;
  • Borgogna, è una varietà a fioritura viola con una dimensione non più alta di circa 3 metri;
  • Reeves Pink è una varietà a fiore rosa che cresce fino a circa 3 metri di altezza;
  • Mauve Mist è una varietà resistente che ha fiori viola chiaro e cresce fino a 3,5 metri;
  • Salignus è una varietà dai fiori crema e giallo, destinatario del prestigioso premio al merito della Royal Horticultural Society.

Esposizione

Queste piante resistenti alla siccità dovrebbero idealmente essere coltivate in pieno sole. Possono essere coltivati in ombra parziale, ma probabilmente non fioriranno così abbondantemente come quelli coltivati in pieno sole.

Se vivi in aree soggette al gelo, queste piante non sono probabilmente la scelta migliore, a meno che tu non abbia intenzione di coltivarle in una serra o di proteggerle in altro modo dalle ondate di freddo.

Fioritura

I fiori si presentano su lunghe spighe con petali piccoli e poco appariscenti e filamenti lunghi e ben sviluppati, solitamente di aspetto rosso; raggiungono anche i 20 cm di lunghezza, simili a spazzole per bottiglie, dall’aspetto particolarmente esotico soprattutto quando ondeggiano al vento.

Si presentano in due periodi dell’anno, cioè in tarda primavera e in piena estate, quando le temperature sono molto calde.

Coltivazione e cura

La sua resistenza consente a chi ne ha cura di non avere particolari preoccupazioni per il callistemon, soprattutto nel periodo estivo poiché è in grado di resistere al sole cocente e alla siccità. La sua crescita abbondante, la resistenza al sale e al caldo la rende particolarmente adatta per le zone di mare, dove viene spesso utilizzata per adornare giardini e aiuole pubbliche.

Terreno

Il callistemon apprezza un terriccio leggermente acido, ben drenato e areato e si adatta facilmente ad ogni genere di condizione.

Assicurati dunque che non sia troppo compatto e che abbia le componenti organiche giuste per favorire fioriture abbondanti.

Quando innaffiare

Nonostante si tratti di una pianta resistente alla siccità, in estate, poiché esposta in pieno sole, necessita di innaffiature abbondanti. Assicurati di distanziare le innaffiature le une dalle altre aspettando che il terriccio sia asciutto prima di dare nuovamente acqua.

Puoi innaffiarlo anche due volte a settimana nei mesi caldi e riduci le innaffiature in inverno, rispettando una cadenza quindicinale.

Se non vuoi rispettare un programma definito di innaffiatura, puoi sempre testare con le dita il terriccio e se i primi centimetri sono asciutti allora puoi innaffiare nuovamente.

Concimare

A partire dalla primavera e per tutto il periodo estivo puoi concimare il callistemon con un concime ben equilibrato come un NPK 10-10-10 che possa nutrire il terriccio per permettere alla pianta di esplodere con fioriture abbondanti.

Puoi provvedere a concimare il terriccio almeno una volta al mese, assicurandoti che il terriccio sia già umido prima di concimarlo, soprattutto se utilizzi fertilizzanti liquidi.

Potresti utilizzare un fertilizzante a base di azoto con filtri di caffè per rendere il terriccio acido che la pianta apprezza.

Potatura

Se coltivato in vaso, la potatura potrà essere effettuata con l’unico scopo di contenere le dimensioni della pianta. In questo caso è opportuno che venga effettuata sul finire dell’inverno, prima che la pianta produca germogli nuovi e dunque evitando di privarla di rami destinati alle fioriture.

Se coltivata in aiuole o giardini la potatura va effettuata in autunno, ripulendo la pianta dai fiori secchi e cimandola.

Moltiplicazione

Puoi riprodurre il callistemon ricavando delle talee, nel periodo estivo, da rami semi legnosi della lunghezza di 10 cm circa.

Mettili a radicare in un terriccio a base di torba e sabbia, in un luogo fresco, intorno ai 20 gradi, tenendo il terriccio sempre umido. Una volta radicate, puoi spostare le talee nella dimora desiderata.

Malattie e parassiti

Queste piante sono generalmente resistenti ai parassiti anche se potresti trovare quelli più comuni come cocciniglia e ragno rosso o afidi, in un periodo di particolare fragilità della pianta.

In generale il callistemon è una pianta molto resistente all’attacco delle malattie. Tuttavia, può subire danni fisiologici se le condizioni di umidità sono eccessive o c’è una notevole assenza di radiazione solare.

L’eccesso di umidità nel substrato può causare avvizzimento generale. L’assenza di luce o l’eccessiva ombreggiatura causa la debolezza generale della pianta, l’aspetto scadente e la crescita ritardata; quindi, l’ideale è posizionarla in un luogo soleggiato.

Quando potare il callistemon?

Se coltivato in vaso la potatura potrà essere effettuata con l’unico scopo di contenere le dimensioni della pianta.

In questo caso è opportuno che venga effettuata sul finire dell’inverno, prima che la pianta produca germogli nuovi e dunque evitando di privarla di rami destinati alle fioriture.

Se coltivata in aiuole o giardini la potatura va effettuata in autunno, ripulendo la pianta dai fiori secchi e cimandola.

Quando innaffiare il callistemon?

Puoi innaffiarlo anche due volte a settimana nei mesi caldi e ridurre le innaffiature in inverno rispettando una cadenza quindicinale.

Perché il Callistemon è anche chiamato pianta scovolino o spazzolino?

I fiori si presentano su lunghe spighe con petali piccoli e poco appariscenti e filamenti lunghi e ben sviluppati, solitamente di aspetto rosso; che raggiungono anche i 20 cm di lunghezza, simili a spazzole per bottiglie, dall’aspetto particolarmente esotico soprattutto quando ondeggiano al vento.

Come moltiplicare la pianta scovolino?

Puoi riprodurre il callistemon ricavando delle talee, nel periodo estivo, da rami semi legnosi della lunghezza di 10 cm circa.
Mettili a radicare in un terriccio a base di torba e sabbia, in un luogo fresco, intorno ai 20 gradi, tenendo il terriccio sempre umido. Una volta radicate, puoi spostare le talee nella dimora desiderata.

Posso posizionare il Callistemon alla luce diretta del sole?

Queste piante resistenti alla siccità dovrebbero idealmente essere coltivate in pieno sole. Possono essere coltivati in ombra parziale, ma probabilmente non fioriranno così abbondantemente come quelli coltivati in pieno sole.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.