Le viole del pensiero sono tra le piante più generose dell’autunno e della primavera, capaci di regalare fiori coloratissimi anche quando il clima è rigido.
Tuttavia, spesso si commette l’errore di lasciar seccare i fiori senza rimuoverli. In natura questo è normale: la pianta lascia maturare i semi e concentra lì tutta la sua energia.
In vaso o in giardino, però, significa ridurre drasticamente la durata della fioritura. Eliminare i fiori secchi è quindi un gesto indispensabile per far sì che la pianta continui a produrre nuovi boccioli, invece di sprecare risorse nella formazione dei semi.
COSA SCOPRIRAI
Il momento giusto per intervenire
Il segreto è agire al momento giusto. Non serve attendere che il fiore sia completamente secco e marrone: quando i petali cominciano a perdere colore e a piegarsi, la pianta ha già deciso di abbandonarli.
Intervenire subito in questa fase permette di risparmiare energie preziose e di indirizzarle verso lo sviluppo di nuove gemme. È un’operazione che va fatta regolarmente, anche ogni due o tre giorni, soprattutto nei periodi in cui la viola produce fiori in abbondanza.
Come eliminare i fiori secchi passo dopo passo
Il procedimento è semplice ma va fatto con attenzione. Si parte osservando la pianta da vicino e identificando i fiori ormai sfioriti. Una volta individuati, si segue lo stelo fino alla base, perché non basta staccare i petali: è l’intero peduncolo che va rimosso, altrimenti la pianta continuerà comunque a cercare di formare il seme. Con due dita si afferra lo stelo sfiorito alla base e si piega delicatamente fino a spezzarlo, oppure si usano piccole forbici da giardino, sempre ben pulite per evitare di trasmettere malattie. L’importante è fare un taglio netto, vicino all’attaccatura, senza danneggiare le foglie circostanti o i nuovi boccioli in formazione.
Errori da evitare durante la pulizia
Uno degli errori più comuni è quello di strappar via i fiori secchi tirando dall’alto, rischiando di lesionare la pianta. Un altro sbaglio è lasciare pezzi di stelo a metà: anche questi continuano a consumare energia inutile. Infine, c’è chi concentra la pulizia in un’unica volta, lasciando che i fiori secchi rimangano a lungo: così la pianta rallenta e la nuova fioritura risulta meno abbondante. La regolarità, in questo caso, è molto più importante della quantità.
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Una volta liberata dai fiori secchi, la viola del pensiero ha più energie a disposizione. Per sfruttarle al meglio, conviene darle le condizioni ideali: luce abbondante ma non troppo diretta, un terreno che resti fresco senza ristagni e, se necessario, un concime liquido per piante da fiore ogni due settimane.
In questo modo i boccioli già presenti si svilupperanno più rapidamente e la pianta continuerà a produrne di nuovi.