Calceolaria, scopriamo insieme la pianta dai fiori buffi

Quando ci si affaccia per la prima volta al mondo del giardinaggio, si inizia con le piante più semplici e comuni. Poi, man mano, ci lasciamo affascinare da piante più singolari.

La Calceolaria, con i suoi fiori buffi e colorati, rappresenta una delle scoperte più affascinanti per me. Questa pianta particolare, abbellisce giardini e interni con un tocco di allegria e colore, non richiedendo cure eccessivamente complicate, ma solo attenzione e dedizione.

Che tipo di pianta è

La Calceolaria, chiamata anche Scarpetta del prete, è una specie erbacea che possiede una certa peculiarità in termini di varietà.

Originaria dell’America del Sud, comprende sia specie annuali che perenni, offrendo una gamma estesa di opzioni per ogni tipo di giardiniere, sia per quelli che favoriscono la facilità di una pianta annuale sia per chi desidera la durata di una perenne.

Queste piante attirano per la loro straordinaria fioritura, caratterizzata da tonalità vivide e talvolta bicolore, che catturano lo sguardo e decorano lo spazio circostante con eleganza.

Dove va posizionata

Trovare il luogo ideale per la Calceolaria è un aspetto cruciale della sua cura.

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La pianta predilige una posizione che riceva molta luce indiretta; una finestra esposta a est è usualmente l’ideale, dove i raggi del mattino accarezzano delicatamente senza scottare.

Riguardo alla temperatura, la Calceolaria prospera in un ambiente che si mantenga tra i 16°C e i 24°C, condizioni generalmente facili da trovare in casa o in un giardino protetto durante la maggior parte dell’anno.

Durante i mesi più freddi, è essenziale assicurarsi che la pianta sia al riparo da correnti d’aria gelide e lontana da fonti di calore artificiale che potrebbero seccarla troppo velocemente.

Quanto innaffiarla

Il metodo di innaffiatura corretta per la Calceolaria sembra essere un equilibrio tra troppo e troppo poco.

Meglio mantenere il terreno costantemente umido durante i mesi di crescita (quindi in estate), evitando però di lasciare che le radici si inzuppino d’acqua, condizione che potrebbe facilmente portare a marciumi o malattie.

D’inverno, questo delicato equilibrio si sposta verso una minore frequenza di innaffiature, consentendo che il terreno asciughi più a fondo tra una somministrazione e l’altra, in modo da preparare la pianta al riposo vegetativo.

Di che terriccio ha bisogno

Per curare la Calceolaria, ricordiamo di scegliere il terriccio giusto. Un mix ben drenante è perfetto, così come la presenza di sostanze organiche che forniscono nutrimento.

Personalmente, trovo che un mix formato da una parte di perlite, una parte di terriccio universale, e una parte di torba sia particolarmente efficace nel fornire il giusto bilancio tra drenaggio e ritenzione di umidità.

Un buon terreno favorisce lo sviluppo radicale sano, che a sua volta supporta fioriture abbondanti e piante vigorose.

Come potrete notare, non è difficile tener cura di una pianta come questa, basta solo tenerla d’occhio per capire ciò di cui ha bisogno!


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuliana Mele
Giuliana Mele
Laureata in Lingue, Lettere e Culture comparate presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Con la danza nel cuore e nell’anima, resto affascinata da ogni forma d’arte. Divoratrice di libri e musica e da sempre appassionata di giardinaggio, cosmetica bio e rimedi naturali.