Si parla spesso di quanto sia semplice curare una pianta, ma si parla poco delle difficoltà che si incontrano lungo il cammino.
Oggi vorrei raccontarvi della mia esperienza con una delle piante più amate e allo stesso tempo difficili da curare: l’Ortensia.
Questa splendida pianta, conosciuta per i suoi grandi e colorati fiori, può diventare la prova vivente della nostra pazienza e del nostro impegno nel giardinaggio quando inizia a mostrare segni di malessere.
COSA SCOPRIRAI
Foglie completamente secche e spente
Il primo segnale che qualcosa non andava è stato notare come le foglie dell’ortensia stessero diventando secche e senza vita.
Questo sintomo è piuttosto comune e può essere dato da diversi fattori, tra cui un’irrigazione insufficiente o un’eccessiva esposizione diretta ai raggi del sole.
È importante ricordarsi che mentre alcune piante adorano il sole diretto, l’ortensia predilige ombra o semi-ombra.
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Un altro problema frequente che ho riscontrato è stato vedere i fiori dell’ortensia virare verso il verde.
Inizialmente, ero confusa da questo cambiamento di colore, pensando potesse essere una caratteristica della varietà di ortensia che avevo scelto.
Dopo qualche ricerca, ho appreso che questo fenomeno può essere il risultato di una fioritura in declino o di un’eccessiva esposizione alla luce diretta del sole.
Ma quando poi hanno cominciato a sbiadire, ho capito che il problema si stava facendo più serio!
Alcuni fiori sono ormai sbiaditi
Riprendiamo il discorso della perdita di colore, con fiori che diventano fiacchi e sbiaditi.
Molteplici fattori possono causare questo fenomeno, tra cui la carenza di specifici nutrienti come il ferro, che è fondamentale per il mantenimento dei colori vivaci dei fiori.
Anche in questo caso, l’importanza di un adeguato piano di fertilizzazione è diventata evidente, sottolineando la necessità di prestare attenzione non solo a quanto si annaffiano le piante ma anche a come le nutriamo.
Non dimentichiamo poi che l’Ortensia è una pianta acidofila, quindi vuole un terriccio dal Ph acido. Valuta di utilizzare un concime adatto alle acidofile, poiché tra un’annaffiatura e l’altra il terriccio perde via via tutti i suoi nutrienti.
Presenza di pochi fiori
Trovare infine sull’Ortensia un numero ridotto di fiori (o addirittura nessuno) è anch’esso un problema assai comune.
Tuttavia, approfondendo, ho imparato che spesso la causa è ben più innocua: può essere una questione di potatura scorretta o di carenza di luce.
L’ortensia è infatti una pianta che fiorisce magnificamente se potata con cura e se posta in un luogo con adeguata esposizione alla luce, preferibilmente indiretta… Ma senza esagerare!
Come sto cercando di risolvere
Di fronte a questi problemi, non mi sono persa d’animo. Ho adottato alcuni approcci mirati per cercare di migliorare la salute e l’aspetto della mia ortensia:
- Regolazione dell’irrigazione: Ho cominciato a prestare maggiore attenzione al regime di irrigazione, accertandomi che il terreno attorno alla pianta rimanesse costantemente umido, ma senza ristagni che potrebbero provocare marciumi radicale.
- Protezione dai raggi solari: Ho trovato un nuovo angolo nel mio giardino dove l’ortensia potesse godere di luce solare filtrata, quella condizione ideale per stimolare la sua crescita senza esporlo a stress da calore.
- Arricchimento del suolo: Ho inserito nel terreno un fertilizzante arricchito di ferro e altri microelementi, indispensabili per promuovere una fioritura densa e colorata.
- Potatura consapevole: Ho affinato le mie tecniche di potatura, imparando quando e come tagliare i rami per incoraggiare lo sviluppo di nuovi bocci.
Con queste piccole accortezze, man mano la mia piccola ortensia sembra stare meglio!