Vediamo effettuare importanti potature durante i mesi caldi quando generalmente la potatura è considerata un’attività del periodo dormiente delle piante.
È giusto allora effettuare potature durante l’estate? O stiamo commettendo un’azione pericolosa per le nostre amate piante?
Scopriamo insieme l’utilità di una potatura estiva e come effettuarla in totale sicurezza.
COSA SCOPRIRAI
Utilità della potatura estiva
A cosa può mai servire una potatura durante i mesi estivi? Ecco alcuni dei principali benefici:
- Promozione della salute delle piante: rimuovendo i rami morti o malati, si prevengono infezioni e malattie.
- Controllo della crescita: riducendo la densità della chioma, si permette una migliore circolazione dell’aria e una maggiore esposizione alla luce.
- Miglioramento della fruttificazione e fioritura: la potatura stimola lo sviluppo di nuovi germogli, aumentando la produzione di frutti e fiori.
Potatura verde
Definita tale perché consiste nel potare le parti verdi della pianta che non fanno altro che appesantire la chioma, senza alcuna produzione per la pianta.
Sono un esempio i succhioni per gli agrumi, lunghi rami verdi verticali che propendono verso l’alto che non avranno alcun tipo di produzione ma la loro crescita affatica la pianta.
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Potare per contenere
Si tratta di potature eseguite laddove la chioma di una pianta abbia una crescita sproporzionata e stia cominciando a ledere non solo alla propria salute , ma all’ambient che la ospita.
Un esempio è il verde pubblico, che va contenuto per motivi di sicurezza.
La pulizia degli attrezzi è vitale
L’attrezzo deve essere prima molto pulito e poi disinfettato.
Io utilizzo una semplice soluzione composta dal 70% di alcol e da 30% di acqua, che riverso in uno spruzzino e che nebulizzo sulla lama da pulire accuratamente con un panno in microfibra. Ti mostro nel dettaglio come si fa:
Il taglio va fatto nel punto giusto
Non bisogna mai tagliare rami a caso, ed effettuare il taglio in un punto a caso del ramo.
Le piante sono esseri viventi e dobbiamo pensare che il taglio che andremo ad effettuare sia simile ad un’operazione chirurgica, effettuata con un taglio netto e preciso.
Innanzitutto, la pianta è dotata del colletto di corteccia, il punto in cui le cellule sono maggiormente predisposte al risanamento. Un taglio effettuato in questo punto garantisce una rimarginazione della ferita. Si tratta dell’attaccatura di un ramo al ramo principale.
Lasciare un moncone, cioè un pezzo di ramo che sporge non fa altro che lasciare un pezzo di legno che può marcire o che può essere invaso dai parassiti.
Se si taglia a raso eliminando il collare di corteccia si rende difficoltosa la chiusura della ferita, oltre a rischiare di danneggiare la corteccia del ramo principale.
Quando non potare
Meglio evitare di potare in giornate piovose, molto umide oppure subito prima di una pioggia: umidità e acqua consentono la proliferazione di infezioni.
Mai potare durante la fioritura, quando la pianta fa appello a tutte le sue forze per la riproduzione.