Nessuna pianta come la felce di Boston riesce a conferire un aspetto tropicale all’ambiente nel quali si trova.
Per questo motivo occorre conoscerne le esigenze per poter sfoggiare il suo fogliame sano ed assecondare la sua crescita in modo corretto.
Ecco come concimare la felce senza commettere errori.
COSA SCOPRIRAI
Di cosa ha bisogno
La cosa più dannosa che puoi fare per le felci è l’eccessiva fertilizzazione.
Le felci in natura ottengono i nutrienti di cui hanno bisogno dalle foglie cadute o dagli aghi sempreverdi e dall’acqua piovana che scorre dai loro compagni alberi.
La cosa migliore da provare se le felci sembrano pallide e flosce è aggiungere materiale organico intorno alla zona delle radici.
Se le aiuole di felci sono ben tenute e mantenute libere da foglie cadute e detriti, è meglio rivestire il terreno intorno alle felci ogni primavera con materiale organico.
Tipi di fertilizzante
Se ritieni di dover usare del fertilizzante per le felci da giardino, usa solo un fertilizzante leggero a lenta cessione.
Esistono in commercio dei concimi granulari integrati, che contengono anche una percentuale di nutrimenti biologici.
Quello con una sigla 10-10-10 è sufficiente, ma potresti usare fino a 15-15-15. Se le fronde esterne o le punte delle fronde diventano marroni, questo è un segno di fertilizzazione eccessiva.
Si tratta di una tipologia di concime economica nonostante la sua complessità di composizione perché puoi trovarlo in vendita in base al peso e quindi acquistarne in base alla quantità che ti occorre.
Io faccio così: ne distribuisco una manciata lontano dal corpo centrale della pianta, meglio se lungo i bordi del vaso. In questo modo mi assicuro di non bruciare le radici anche se la cessione dei nutrienti è piuttosto lenta.
Quando concimare
Il fertilizzante a lenta cessione per le felci da giardino dovrebbe essere aggiunto una volta all’anno in primavera. Essendo il rilascio molto lento, i concimi granulari permettono di coprire per un tempo più lungo le esigenze nutrizionali delle piante.
È per questo che un’unica somministrazione può essere più che sufficiente. Al massimo ripeto la somministrazione durante il periodo estivo, ma senza esagerare.
Le felci coltivate all’aperto in vaso possono essere fertilizzate in primavera e di nuovo in piena estate. Questo perché le piante in vaso, a seguito delle innaffiature, tendono ad impoverire il terriccio molto più velocemente di quelle in piena terra.
I segnali di eccessiva fertilizzazione
Se nel concimare una pianta come la felce dovessimo commettere errori di somministrazione esistono alcuni segnali da tener ben presente e attraverso i quali p possibile rendersi conto di aver commesso degli errori.
Crosta di fertilizzante visibile
Quando applichi più fertilizzante del necessario, potrebbe formarsi una crosta sulla superficie del terreno.
Questa crosta è solitamente bianca e può eventualmente trasformarsi in polvere, che nel tempo diviene impermeabile.
Foglie marroni o gialle
Se i nutrienti in eccesso impedissero alle piante di ricevere l’acqua di cui hanno bisogno per sopravvivere, le foglie potrebbero iniziare a diventare marroni o gialle.
Di solito, le foglie inferiori della pianta mostreranno i primi segni di danneggiamento.
Radici danneggiate
Un modo per verificare se le tue piante sono eccessivamente fertilizzate è dare un’occhiata alle radici della pianta.
Un’eccessiva concimazione farà sì che le radici delle piante anneriscano o addirittura marciscano.