Tra le piante grasse più sorprendenti e affascinanti che si possano coltivare in casa o sul balcone c’è senza dubbio la Stapelia variegata.
A prima vista sembra una succulenta come tante, con i suoi fusti carnosi, spigolosi e a quattro facce, disposti in modo ordinato come piccole colonne verdi.
Ma basta attendere il momento della fioritura per capire che non si tratta di una pianta qualunque: i suoi fiori grandi, piatti e dalla forma a stella ricordano le stelle marine per il disegno variegato e le sfumature che spaziano dal giallo crema al porpora intenso.
Non è raro che, vedendola per la prima volta, qualcuno resti stupito dal suo aspetto così originale, quasi alieno. E in effetti la Stapelia variegata è una pianta che riesce a stupire chiunque, anche chi ha già esperienza con il mondo delle succulente.
La Stapelia variegata si fa riconoscere per i suoi fusti verde-grigiastro, con superficie leggermente irregolare e senza spine vere e proprie, ma ben saldi e spessi. Non ha vere foglie come altre piante, ma sono proprio i suoi fusti a svolgere la funzione di raccolta e conservazione dell’acqua.
Il vero spettacolo arriva con la fioritura. I fiori sono grandi, a forma di stella, con una superficie ruvida e screziata, quasi simile a pelle di animale o tessuto marino. Hanno un aspetto così particolare che sembrano finti, scolpiti con precisione millimetrica. E sì, c’è da sapere che il loro odore, seppur non sempre forte, è simile a quello della carne in decomposizione. È un meccanismo naturale per attirare insetti impollinatori, come mosche e coleotteri.
Le condizioni ideali per coltivarla
Originaria dell’Africa meridionale, questa pianta è perfettamente adattata a vivere in ambienti aridi, e proprio per questo motivo è resistente e facile da curare, anche per chi non ha molta esperienza. Il segreto sta nel rispettare i suoi ritmi naturali e offrirle un ambiente simile a quello che avrebbe nel suo habitat d’origine.
La luce è uno degli elementi più importanti: la Stapelia ama ambienti molto luminosi, con luce filtrata o anche sole diretto nelle ore più fresche della giornata. Sul davanzale di una finestra esposta a est o a sud, oppure su un balcone riparato, troverà l’ambiente ideale per crescere e prepararsi alla fioritura.
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Come innaffiarla
Durante la stagione calda, da primavera a fine estate, la pianta comincia a produrre nuovi fusti e, se le condizioni sono favorevoli, regala i suoi straordinari fiori. Ogni fiore dura pochi giorni, ma spesso ne sbocciano diversi in successione.
Per quanto riguarda l’innaffiatura, il trucco è dare acqua solo quando il terreno è completamente asciutto. La Stapelia non ama i ristagni d’acqua e teme molto i marciumi: meglio dimenticarsela per qualche giorno che annaffiarla troppo. In inverno va praticamente lasciata a riposo, con pochissima acqua e tenuta in un luogo fresco, lontano da fonti di calore troppo intense.
Un terreno ben drenante, magari arricchito con sabbia o perlite, aiuta le radici a respirare e previene l’umidità in eccesso. Un vaso in terracotta, che assorbe l’acqua in eccesso e mantiene il substrato asciutto più a lungo, è l’ideale per questa pianta.
Chi la coltiva per la prima volta rimane spesso colpito dalla regolarità con cui fiorisce, anno dopo anno, se le si offre un ambiente adatto. E non serve concime particolare: un fertilizzante leggero per piante grasse, dato una volta al mese durante la bella stagione, può bastare per stimolarla al momento giusto.