L’ibisco apricot è una di quelle piante che sembrano uscite da un dipinto. I suoi fiori hanno un’eleganza senza tempo e una delicatezza che non passa inosservata.
Non è raro vederlo sul balcone di chi ama le piante esotiche ma desidera qualcosa di più raffinato rispetto ai classici colori accesi.
Eppure, nonostante l’aspetto sofisticato, coltivarlo non è così complicato come può sembrare, anche per un giardiniere alle prime armi.
L’ibisco apricot è una varietà ibrida di Hibiscus rosa-sinensis, nota soprattutto per la particolare colorazione dei suoi fiori. Le sue corolle hanno una forma ampia e morbida, con petali che si aprono come piccole onde di tessuto, arricciandosi lievemente sui bordi.
Ogni fiore è un piccolo spettacolo: le tonalità variano dal pesca al rosa salmone, con riflessi più intensi al centro che spesso virano verso l’arancio o addirittura il rosso tenue.
Questa sfumatura “apricot” – da cui prende il nome – è ciò che rende questa varietà così affascinante. Il centro dei fiori, dove si allunga il classico pistillo prominente tipico dell’ibisco, crea un contrasto elegante che sembra quasi dipinto a mano. I petali, vellutati al tatto, si aprono completamente in poche ore e durano un giorno solo, ma la pianta è capace di produrre una fioritura continua per diverse settimane, specialmente nei mesi più caldi.
Uno dei trucchi fondamentali per avere un ibisco apricot sempre in fiore è offrirgli una posizione luminosa ma non troppo esposta al sole cocente delle ore centrali. L’ideale è collocarlo in un punto dove possa ricevere la luce del mattino o del tardo pomeriggio, evitando però le ore più aggressive. In queste condizioni, la pianta risponde con una crescita vigorosa e con la formazione di nuovi boccioli quasi ogni giorno.
Se tenuto in balcone o in giardino, bisogna fare attenzione ai cambi di temperatura improvvisi: l’ibisco ama il caldo ma non sopporta le correnti d’aria né il vento forte, che possono far cadere i boccioli prima ancora che si aprano.
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L’ibisco apricot ha bisogno di un terreno sempre leggermente umido, ma non fradicio. Bagnare troppo può essere pericoloso tanto quanto dimenticarsi di farlo. Un buon consiglio è osservare le foglie: se diventano molli o ingiallite, può essere un segnale che si sta esagerando con l’acqua. In estate, si può innaffiare anche ogni giorno, ma sempre al mattino presto o alla sera tardi, evitando le ore più calde per non causare uno shock termico.
Per quanto riguarda il nutrimento, non servono concimi complessi: un infuso di bucce di banana lasciato fermentare per qualche giorno in acqua può offrire un apporto di potassio molto utile, specialmente nella fase di fioritura. È un trucco semplice, naturale e adatto anche a chi preferisce metodi fai da te.