Come innaffiare la pianta di incenso per avere foglie ancora più profumate

C’è qualcosa di magico nella pianta dell’incenso, il Plectranthus coleoides, capace di profumare l’aria al minimo sfioramento.

Ma per far sì che le sue foglie restino verdi, carnose e intensamente aromatiche, il segreto non è solo nella luce o nel tipo di vaso.

È nell’acqua. E soprattutto, nel modo in cui la si somministra.

La pianta dell’incenso è una succulenta travestita da pianta aromatica. Le sue foglie spesse trattengono acqua come una piccola riserva interna. Per questo motivo non ha bisogno di essere innaffiata spesso, ma quando lo si fa bisogna farlo bene. Prima di prendere l’annaffiatoio, infila un dito nel terriccio fino a circa due centimetri: se senti umido, aspetta. Solo quando la terra è asciutta in profondità, la pianta è pronta a ricevere nuova acqua.

Quanto bagnare

Una delle cose che più rovinano la pianta dell’incenso è la troppa acqua tutta in una volta. Meglio innaffiare lentamente, in due fasi: prima un po’ per umidire superficialmente, poi, dopo qualche minuto, completare l’annaffiatura per permettere all’acqua di penetrare senza scorrere via.

Se invece l’acqua passa subito dal vaso al sottovaso, significa che il terriccio si è troppo asciugato e respinge i liquidi. In questo caso conviene immergere tutto il vaso in una bacinella per qualche minuto e poi farlo scolare completamente.

Evita le ore sbagliate

Non tutti i momenti della giornata sono ideali. In estate, per esempio, annaffiare nelle ore centrali può provocare uno shock termico alle radici o creare condensa sulle foglie che, col sole, agisce come una lente d’ingrandimento causando macchie bruciate.

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L’orario migliore è la mattina presto, quando il terreno può assorbire con calma e la pianta ha tutta la giornata per traspirare. Oppure la sera, solo se il clima è secco e non si rischia umidità notturna eccessiva.

Acqua aromatica

Se vuoi esaltare ancora di più il profumo delle foglie, puoi aggiungere nell’acqua qualche goccia di decotto di equiseto o un infuso molto leggero di camomilla, una volta al mese.

Questi rimedi naturali aiutano a rinforzare i tessuti fogliari e rendono la pianta più resistente agli stress, accentuando anche il suo profumo balsamico. Ricorda però di non esagerare: anche qui, meno è meglio.

Attenzione all’umidità ambientale

Infine, considera anche dove tieni la tua pianta dell’incenso. Se è in un luogo molto secco, come un balcone esposto al vento o un davanzale assolato, potresti notare che le foglie iniziano ad arricciarsi o diventano opache.

In questi casi, non aumentare le innaffiature ma prova a vaporizzare leggermente le foglie ogni due o tre giorni, sempre nelle prime ore del giorno. Questo piccolo gesto può fare la differenza tra una pianta dall’aspetto stanco e una vigorosa e profumata.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".