Come trapiantare le pansé senza farle seccare

Le pansè, con i loro fiori che sembrano piccoli volti sorridenti, sono tra le protagoniste indiscusse dell’autunno e dell’inverno. Settembre è il mese ideale per trapiantarle, perché le temperature iniziano a calare e le giornate sono ancora abbastanza luminose da permettere loro di ambientarsi senza traumi.

Ma se c’è una regola importante per avere successo, è quella di evitare lo stress da trapianto, che può compromettere la crescita e la fioritura.

Per riuscirci bisogna seguire una serie di passaggi precisi, quasi un piccolo rituale che accompagna la pianta nella sua nuova casa.

Preparare il terreno e il vaso

Prima di tutto bisogna pensare a dove sistemare le pansè. Che sia in giardino o in vaso, il terreno deve essere morbido, ben drenato e ricco di sostanza organica.

Una miscela di terriccio universale con un po’ di sabbia o perlite è perfetta per evitare ristagni d’acqua. Preparare il terreno in anticipo è come stendere un tappeto rosso alla pianta: quando arriverà il momento di trasferirla, troverà subito condizioni ideali per attecchire.

Estrarre la pianta senza danneggiarla

Il momento più delicato è quello in cui si estrae la pansè dal suo contenitore originario. Non bisogna mai tirarla per il fusto, perché è fragile e rischia di spezzarsi. L’ideale è capovolgere delicatamente il vasetto, tenendo la mano alla base della pianta e lasciando scivolare il pane di terra. In questo modo le radici rimangono compatte e non subiscono traumi.

Posizionare e interrare correttamente

Una volta pronta la buchetta nel terreno, larga e profonda quanto basta a contenere le radici, si inserisce la pianta facendo attenzione che il colletto non resti né troppo interrato né troppo scoperto. Coprire delicatamente con la terra e compattare leggermente con le mani permette di dare stabilità senza comprimere troppo le radici, che devono poter respirare.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Annaffiatura di benvenuto

Subito dopo il trapianto, un’annaffiatura abbondante ma delicata è fondamentale. Serve a far aderire bene il terreno alle radici e a ridurre eventuali sacche d’aria. Nei giorni successivi sarà importante mantenere il substrato umido ma non fradicio, evitando sbalzi che potrebbero indebolire la pianta.

Curare l’adattamento

Nei primi giorni dopo il trapianto, è utile proteggere le pansè dal sole diretto troppo forte o da vento eccessivo. Questo periodo di transizione permette alla pianta di ambientarsi, rinforzare le radici e iniziare a prepararsi alla fioritura. Dopo una settimana, le pansè saranno già pronte a crescere rigogliose, e da lì in avanti basterà continuare con cure regolari.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".