Il pothos, con le sue foglie a cuore e la crescita rapida, è una delle piante più generose e resistenti da coltivare in casa. Ma se sogni una pianta da record, con tralci lunghi e foglie grandi e lucenti, non servono prodotti costosi o concimi.
Spesso, i segreti per farlo crescere rigoglioso sono già nella tua cucina. Alcuni ingredienti naturali, usati nel modo giusto, possono diventare veri e propri alleati per stimolare la crescita, rinforzare le radici e mantenere il fogliame brillante.
Tuttavia, è importante sapere quando usarli e quando evitarli, perché anche i rimedi naturali, se impiegati in eccesso o nel momento sbagliato, possono danneggiare la pianta di pothos.
COSA SCOPRIRAI
L’acqua di cottura delle verdure
Una delle risorse più preziose — e spesso sprecate — è l’acqua di cottura delle verdure. Quando lessi patate, carote, spinaci o fagiolini, l’acqua assorbe piccole quantità di potassio, magnesio e fosforo, elementi fondamentali per il metabolismo della pianta. Usata una volta ogni due o tre settimane, può aiutare il pothos a produrre foglie più grandi e dal verde intenso, specialmente durante i periodi di crescita attiva, come primavera e inizio autunno.
Ma attenzione: l’acqua deve essere priva di sale. Se è stata salata o contiene residui di condimenti, rischia di alterare il pH del terreno e bruciare le radici. Meglio usarla solo dopo che si è raffreddata completamente e filtrarla per eliminare eventuali impurità.
Il caffè come stimolante del terreno
Il fondo di caffè è uno di quei rimedi casalinghi che si tramandano da generazioni, e con ragione. È ricco di azoto, una sostanza che favorisce la crescita delle foglie e mantiene il verde brillante. Nel caso del pothos, però, va utilizzato con estrema moderazione.
Un pizzico mescolato al terriccio può aiutare a riequilibrare il pH leggermente acido, condizione che il pothos apprezza. Tuttavia, un uso eccessivo rischia di compattare il terreno, riducendo l’aerazione delle radici e favorendo la comparsa di muffe. Un buon metodo è diluirlo in acqua, lasciando riposare un cucchiaino di fondo in mezzo litro per 24 ore e poi utilizzarlo per l’irrigazione. Il risultato è un “tonico verde” che rinforza la pianta senza stressarla.
Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!
La buccia di banana
Anche se il pothos non produce veri e propri fiori, la buccia di banana è una fonte eccellente di potassio e fosforo, che aiutano la pianta a sviluppare steli robusti e radici sane. In particolare, il potassio favorisce la traslocazione dei nutrienti, rendendo la pianta più efficiente nel loro utilizzo.
Il modo migliore per impiegarla è creare una “acqua di banana”: si lascia una buccia in infusione in un litro d’acqua per 24 ore, poi si filtra e si usa per innaffiare. Questo trattamento, fatto una volta al mese, dona vigore e brillantezza al fogliame. Tuttavia, mai lasciarla troppo a lungo nel vaso o usarla non filtrata: la decomposizione può attirare insetti e causare cattivi odori.
Il lievito di birra
Uno degli ingredienti più curiosi ma efficaci è il lievito di birra. Ricco di vitamine del gruppo B, ferro e aminoacidi, agisce come biostimolante naturale, accelerando la crescita di nuove radici e stimolando la fotosintesi. Per il pothos, può essere una vera spinta nei mesi in cui la crescita rallenta.
Per prepararlo, basta sciogliere mezzo cucchiaino di lievito in un litro d’acqua tiepida, aggiungere un pizzico di zucchero e lasciare riposare per un paio d’ore. Si irriga poi la pianta una volta ogni due settimane. Tuttavia, è importante non esagerare: troppo lievito può alterare il pH e creare fermentazioni indesiderate nel terreno. È un rimedio da usare solo su piante sane, non su esemplari deboli o con radici già compromesse.
Il guscio d’uovo
Spesso sottovalutato, il guscio d’uovo sbriciolato è una fonte lenta e costante di calcio, utile per mantenere il terreno stabile e prevenire squilibri nutrizionali. Nel caso del pothos, che non ama terreni troppo acidi, può aiutare a bilanciare il pH.
Il segreto è ridurlo in polvere molto fine, in modo che si integri con il substrato e rilasci gradualmente i minerali. Tuttavia, se usato in eccesso, può rendere il terreno troppo alcalino, rallentando l’assorbimento di ferro e magnesio. Per questo va dosato con cura, una piccola manciata ogni due mesi, mescolata allo strato superficiale del vaso.