Quando a fine estate molte fioriture calano, la Dipladenia (o Mandevilla) può continuare a produrre trombette color lampone come nella foto. Il trucco è accompagnarla mentre cambiano luce e temperature, togliendo sprechi di energia e dando quello che serve al momento giusto. Ecco come impostare una routine che la mantenga in spinta fino all’autunno avanzato.
La Dipladenia è golosa di sole mattutino e di tanta luce brillante nel resto del giorno. A inizio autunno spostala su un balcone esposto a est o sud-est: il sole delle prime ore è più dolce e stimola nuovi boccioli senza scottare le foglie.
Se hai solo ovest, schermala con una tenda chiara nelle ore più calde. In casa, mettila alla finestra più luminosa che hai, dietro un vetro che filtra i raggi diretti.
COSA SCOPRIRAI
Irrigazione che stimola
L’acqua va data quando i primi 2–3 cm di terriccio sono asciutti. Un’annaffiatura profonda, poi si scola completamente il sottovaso. In settembre le giornate sono più corte: riduci la frequenza rispetto ad agosto per evitare che le radici restino fredde e bagnate, nemiche dei boccioli. Usa acqua a temperatura ambiente, meglio se poco calcarea o piovana. Se il pane di terra è compatto, fai una bagnatura lenta: il terriccio si idrata meglio e la pianta reagisce con getti nuovi.
Drenaggio e terriccio che tengono il ritmo
La Dipladenia rifiorisce in un substrato leggero e arioso: 2/3 di buon terriccio universale e 1/3 di pomice o perlite per il drenaggio. Il vaso non deve essere enorme: in contenitori appena comodi le radici scaldano prima e la fioritura è più continua. Se il tuo vaso è senza fori o con coprivaso, liberalo: il ristagno è il modo più rapido per perdere boccioli.
Nutrire per i fiori, non per le foglie
Per allungare la stagione usa un concime ricco di potassio e fosforo e moderato in azoto. Da inizio settembre a metà ottobre va bene ogni 10–14 giorni in dose lieve: sostieni la produzione di fiori senza “ingrassare” solo la vegetazione. Quando le notti scendono stabilmente sotto i 14–15 °C, sospendi la concimazione: a quel punto la pianta entra naturalmente in rallentamento.
Come pulirla
Ogni corolla, una volta appassita, lascia un piccolo calice a coppetta. Se lo lasci lì, può trasformarsi in baccello e rubare energia; se lo stacchi con le dita o con una forbice pulita alla base, la pianta convoglia subito le risorse su nuovi boccioli. Controlla due volte a settimana: è un gesto veloce che, da solo, prolunga la fioritura.
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Guidare rami e nuove cacciate
La Dipladenia fiorisce sui getti dell’anno. A fine estate pizzica con delicatezza le punte troppo lunghe: stimoli ramificazioni corte e fiorifere. Se è rampicante, offri un tutore o una piccola griglia; i rami legati verticalmente producono di più e il fogliame arieggia, riducendo macchie e muffe.
Proteggerla dalle prime notti fresche
Il fiore rallenta quando di notte si scende sotto i 12–13 °C. Se succede, spostala vicino a un muro caldo o sotto un portico riparato. Nelle notti più fredde usa un tessuto non tessuto leggero, da togliere al mattino. In casa, tienila lontana dai getti diretti del condizionatore e dai termosifoni: l’aria troppo secca fa cadere i boccioli.
Parassiti
In autunno possono arrivare cocciniglie e ragnetto se l’aria è secca. Una doccia tiepida al fogliame al mattino, una volta alla settimana, è spesso sufficiente. Se servisse, passa un panno inumidito con acqua e poche gocce di sapone di Marsiglia e risciacqua: pulisci e lucidi senza stress.