C’è qualcosa di affascinante nel vedere un rametto di basilico che, anziché affondare le radici nella terra, vive con semplicità in un semplice bicchiere d’acqua, magari posato sul davanzale della cucina.
È una soluzione non solo pratica per avere sempre foglie fresche a portata di mano, ma anche decorativa.
E per chi non ha grande dimestichezza con il giardinaggio, coltivare basilico in idrocoltura può essere un modo sorprendentemente facile per farlo durare a lungo, anche settimane.
COSA SCOPRIRAI
Perché coltivare il basilico in acqua
Questa tecnica ha diversi vantaggi. Prima di tutto evita di sporcarsi con il terriccio, elimina il rischio di parassiti del suolo e riduce drasticamente gli errori di innaffiatura. Il basilico coltivato in acqua può durare molto più a lungo di quello che spesso compriamo al supermercato, ancora nel suo vasetto minuscolo e destinato a deperire in pochi giorni.
Inoltre, l’idrocoltura consente di osservare le radici da vicino, di capire subito se c’è qualcosa che non va, e di intervenire in tempo. Ma la cosa più interessante è che il basilico, se ben mantenuto, può continuare a crescere e persino sviluppare nuove radici, trasformandosi in una piccola piantina autonoma.
Come iniziare nel modo giusto
Per prima cosa, serve un rametto sano di basilico. Meglio se appena tagliato da una pianta robusta, o prelevato da un mazzetto fresco acquistato al mercato. È importante eliminare le foglie più basse, lasciando solo quelle superiori: questo eviterà che si bagnino e marciscano una volta immerse. Il taglio va fatto in obliquo, sotto un nodo, dove è più facile che si formino le nuove radici.
Una volta pronto il rametto, va immerso in un bicchiere o in un vasetto trasparente riempito d’acqua a temperatura ambiente, non clorata. Se l’acqua del rubinetto è troppo dura o contiene cloro, è meglio lasciarla riposare per qualche ora prima di usarla. Il basilico non ama l’acqua fredda e ha bisogno di luce, ma non di sole diretto: una finestra luminosa è l’ideale.
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La cura quotidiana e i piccoli accorgimenti
Il segreto per far durare il basilico in acqua è la costanza nella manutenzione. L’acqua va cambiata ogni due o tre giorni, per evitare ristagni e la formazione di alghe. Se il livello dell’acqua scende troppo, le radici potrebbero asciugarsi e la pianta perdere vigore. Al contrario, se il bicchiere è sempre pieno fino alle foglie, si rischia di far marcire il gambo.
Con il passare dei giorni, si noteranno le prime radici bianche e sottili che iniziano a spuntare. È il momento più emozionante. Quando il sistema radicale è ben formato, la pianta può essere lasciata nell’acqua anche per diverse settimane.
Alcuni giardinieri aggiungono un paio di gocce di concime liquido specifico per piante in idrocoltura, diluito moltissimo, per favorire la crescita. Ma se si desidera restare sul naturale, basta semplicemente cambiare regolarmente l’acqua.