Cos’è l’Acqua di San Giovanni e perché si prepara il 23 giugno

L’Acqua di San Giovanni è una tradizione antica, tramandata per secoli, che affonda le radici nella cultura popolare europea. Si dice che quest’acqua, preparata con erbe e fiori raccolti nella notte che precede la festa di San Giovanni Battista, abbia poteri speciali legati alla purificazione, alla protezione e al benessere. Ma cos’è esattamente l’Acqua di San Giovanni e come si prepara? In questo articolo vedremo insieme la tradizione e il suo significato, e come puoi preparare facilmente anche tu quest’acqua speciale.

Perché è importante questa tradizione

L’Acqua di San Giovanni è un preparato a base di erbe fresche e fiori, tipicamente raccolti durante la notte del 23 giugno, in occasione della vigilia della festa di San Giovanni Battista, un momento di grande valore simbolico. In molte tradizioni popolari, questa notte era vista come un periodo di potere speciale, durante il quale la natura e il mondo spirituale erano più vicini, e la preparazione dell’Acqua di San Giovanni ha da sempre avuto il compito di raccogliere questi poteri magici e benefici.

Tradizionalmente, l’Acqua di San Giovanni veniva utilizzata per purificare la pelle, per favorire la salute o semplicemente come rimedio per le piccole problematiche quotidiane. Le piante selezionate sono quelle che la natura offre spontaneamente in quel periodo dell’anno, che si pensa abbiano un potere speciale in questa notte particolare.

Come si prepara l’Acqua di San Giovanni

La raccolta delle erbe e dei fiori per l’Acqua di San Giovanni è il primo dei momenti cruciali della tradizione: si dice che la sera del 23 giugno si debbano raccogliere le piante, prima dello scoccare della mezzanotte, quando la rugiada le ricopre e conferisce loro poteri particolari. Tra le erbe più comuni che si utilizzano per questa pratica ci sono la lavanda, la melissa, la menta, la camomilla e la salvia, tutte piante facilmente reperibili in natura che hanno virtù purificanti, lenitive e rinfrescanti. Ma non preoccuparti, puoi tranquillamente utilizzare anche le erbe più verdi e i fiori più colorati che hai già in balcone o nel tuo giardino.

Ogni erba o fiore ha un significato specifico e si ritiene che, se raccolti nella giusta notte, possiedano una forza che non troverebbe in nessun altro periodo dell’anno. Non è solo la raccolta a rendere l’acqua speciale, ma anche il momento giusto: la tradizione attribuisce potere all’incontro tra la notte di San Giovanni e la natura stessa.

La macerazione in acqua e l’esposizione notturna

Dopo la raccolta, le erbe vengono messe in una ciotolina o in un piattino e fatte macerare in acqua fresca: l’acqua assorbirà tutto ciò che è contenuto nelle erbe e nei fiori freschi, dalle proprietà terapeutiche al loro profumo unico. La miscela deve riposare per tutta la notte, fino al mattino del 24 giugno.

Un altro aspetto fondamentale tramandato da questa tradizione è l’esposizione alla rugiada: si crede che la rugiada, in questa notte specifica, possieda un potere speciale di purificazione e che, entrando in contatto con le erbe raccolte, amplifichi le loro proprietà benefiche. Questa fase di esposizione notturna permette quindi all’acqua di assorbire tutte le energie della natura durante il periodo ritenuto il più potente dell’anno, ovvero la vigilia di San Giovanni.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Come si utilizza l’Acqua di San Giovanni il giorno dopo

Il 24 giugno, giorno di San Giovanni, l’acqua è pronta per essere utilizzata. Tradizionalmente viene impiegata per vari scopi, dalla purificazione della pelle alla cura delle piante, o come “acqua magica” per proteggere la casa. Puoi scegliere quindi di utilizzarla per lavarti il viso o il corpo, per ottenere bellezza e freschezza, o per lenire piccoli fastidi cutanei come irritazioni o scottature; oppure, è abbastanza comune anche utilizzarla come simbolo di benedizione, spruzzandola sugli spazi o sugli oggetti che si vogliono proteggere dalle energie negative. Alcuni la impiegano anche per rinfrescare l’ambiente esterno o per trattare le piante, dato che si crede che abbia un effetto benefico anche su di esse.

L’Acqua di San Giovanni non è solo un rimedio naturale, ma è un pezzo di tradizione che ha attraversato i secoli, portando con sé il legame tra l’uomo e la natura. Sebbene oggi possa sembrare un’usanza del passato, questo preparato semplice, ma ricco di simbolismo, continua a essere apprezzato in molti angoli del mondo. Prepararla è molto semplice e sembra ristabilire un contatto puro con la natura, che ci permette di sfruttare i benefici di piante e fiori, senza l’uso di sostanze chimiche.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giulia F.
Giulia F.
Quando non sto digitando al computer, probabilmente mi troverete nel mio giardino personale, intenta a parlare con le mie piante—sì, è una cosa vera, aiuta la crescita! Mi sono innamorata del giardinaggio fin da piccola, grazie a mia nonna che mi ha trasmesso l'amore per la terra e le mani sporche di fango. Sì, sono quel tipo di persona che sente il bisogno di toccare le piante quando passeggia in un vivaio o in un giardino pubblico. Non posso farci niente, è più forte di me!