3 modi per moltiplicare l’ossalide

Foglie grandi e scure, con intense sfumature viola: l’ossalide triangolare, detta anche oxalis triangularis, è una pianta unica nel suo genere e molto apprezzata da chi possiede il pollice verde e non.

Amante tanto del sole quanto della mezz’ombra, preferisce il caldo e, in inverno, cade in un periodo di riposo. Questa pianta, inoltre, ha un bisogno regolare d’acqua che la rende abbastanza esigente.

In molti, che ne possiedono una, si chiedono come fare per moltiplicarla in modo sicuro, ottenendo una o più piante uguali alla precedente.

Scopriamo quali sono i modi per farlo.

Per talea

Uno dei metodi più semplice per moltiplicare questa pianta è certamente quello di farlo tramite talea.

Tagliare le talee

Per prima cosa dovete ricavare una talea, tagliando un rametto che sia provvisto di almeno una foglia apicale.

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La talea deve essere abbastanza lunga, circa 15 cm. Quindi tagliate quasi alla base, aiutandovi con delle cesoie.

Prepararle alla radicazione

Una volta che avete ricavato le vostre talee, intingete la base in un composto radicante.

N.B: questo passaggio è fondamentale. Se non utilizzate il composto radicante, le probabilità che la talea sviluppi nuove radici sono davvero bassissime.

Metterle in acqua

Poi, mettete le talee in un vasetto d’acqua, in modo che la base della talea arrivi a mezza altezza.

Utilizzate sempre acqua denaturata e a temperatura ambiente. L’acqua non deve assolutamente mai essere calda o troppo fredda, altrimenti la talea può soffrirne e non sviluppare radici.

In alternativa, potete metterle in un miscuglio di torba e sabbia.

Dopo un po’ di tempo (circa un mese), noterete che le talee hanno messo nuove radici.

Interrarle

A questo punto, avete ottenuto delle vere e proprie nuove piantine che dovete interrare in un vaso.

Il vaso non deve essere troppo grande e dovete scegliere un terriccio ben drenato.

Nei primi mesi, le nuove piantine di ossalide sono ovviamente più fragili: evitate di esporle alle intemperie e di innaffiarle troppo.

Per divisione dei rizomi

Forse è il metodo più utilizzato. Sicuramente è quello che comporta il maggior tasso di probabilità di successo: la divisione dei rizomi.

Innanzitutto, la pianta va estratta dal vaso e dovrete separare le radici dal terriccio attaccato.

Farlo richiede massima attenzione e cura: dovete togliere il terreno attaccato con una spatola o un coltello, senza però danneggiare le radici della pianta.

I rizomi vanno, poi, separati. Provate a farlo prima con le mani: la separazione dovrebbe avvenire abbastanza facilmente.

Se non ci riuscite, però, separate i rizomi con delle cesoie, tagliando nei punti dove questi appaiono più secchi.

Ora, dovete semplicemente interrare i rizomi in un diverso e nuovo vaso, tenendo il terreno sempre umido e sistemando la piantina in un luogo soleggiato ma non alla luce diretta del sole.

Ricordate che il nuovo vaso deve essere non troppo grande e andrà sostituito solo quando le radici si saranno ulteriormente sviluppate e avranno bisogno di maggiore spazio.

Per semina

Un altro metodo è quello di moltiplicarlo tramite bulbi (in realtà, rizomi tuberizzati).

Questi vanno interrati a una profondità di 10 cm e a una distanza di 15 cm l’uno dall’altro.

Scegliete un terreno non specifico, ma che sia abbastanza drenante e non predisposto alla formazione di ristagni idrici.

Poi, ricordate di tenere il substrato sempre umido e di garantire una temperatura costante che permetta la maturazione dei bulbi.

N.B: sbalzi di temperature o gelate improvvise possono inibire la maturazione della piantina. Ecco perché è importante interrare i bulbi in un luogo controllato e protetto.

Non ci sono troppe esigenze circa il periodo migliore in cui piantare i bulbi. L’ideale è farlo all’inizio della primavera così da dar modo alla pianta di svilupparsi e crescere con il calore dei mesi estivi.

E una volta cresciuta una nuova piantina?

Una volta che la vostra nuova ossalide sia cresciuta, dovete prendervene cura facendo particolare attenzione alle sue esigenze.

Innaffiate regolarmente e controllando sempre lo stato del terreno. Tenete in un luogo luminoso, ma non troppo, e ricordatevi di concimarla.

Il periodo di concimazione va dalla primavera fino a fine estate: scegliete un concime a bassa concentrazione di azoto.

Inoltre, controllate sempre lo stato delle foglie: pur non essendo particolarmente predisposta a infestazioni, questa pianta può essere occasionalmente attaccata da cocciniglia o afidi.

Notare in fretta la loro presenza, vi aiuterà a debellare l’infestazione più rapidamente.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".