Il Ginkgo biloba è considerato un fossile vivente, una pianta che esiste da milioni di anni e che ha saputo resistere a epoche e climi molto diversi. Nei giardini e nei parchi urbani si fa notare per le sue foglie a forma di ventaglio, uniche nel loro genere, che in autunno si trasformano in una vera cascata dorata.
Non tutte le piante però mostrano lo stesso splendore: in alcuni casi le foglie restano opache, ingiallite in modo disordinato o addirittura cadono senza assumere il classico colore oro.
Questo dipende da vari fattori che il coltivatore può imparare a gestire per esaltare la bellezza del ginkgo.
COSA SCOPRIRAI
La luce
Il ginkgo è un albero che ama la piena esposizione al sole. Se coltivato in ombra parziale, le foglie non riescono a sviluppare al meglio i pigmenti responsabili della colorazione autunnale.
Il colore dorato nasce proprio dall’equilibrio tra clorofilla, che pian piano si degrada, e i carotenoidi, che restano e regalano la tonalità dorata.
Perché questo avvenga in modo uniforme e intenso, serve che la pianta riceva sole diretto per gran parte della giornata, soprattutto in estate. Un ginkgo piantato in un punto ombreggiato farà sempre più fatica a produrre quel tipico spettacolo autunnale.
Il ruolo del terreno e dei nutrienti
Un terreno troppo povero o eccessivamente compatto può indebolire la pianta e ridurre la qualità della colorazione delle foglie. Il ginkgo predilige un suolo ben drenato ma ricco di sostanza organica. L’apporto di nutrienti, in particolare potassio, ha un ruolo chiave: questo elemento rinforza i tessuti fogliari e stimola una colorazione più uniforme e brillante.
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Aggiungere un concime bilanciato a fine estate, con meno azoto e più potassio, è un modo concreto per favorire la comparsa del giallo dorato quando arriva l’autunno.
L’escursione termica e il clima
Uno dei segreti del ginkgo è la sua risposta al cambio di stagione. Per assumere il tipico colore oro, le foglie hanno bisogno di una buona escursione termica: giornate ancora soleggiate e notti più fresche.
È questo sbalzo che accelera la degradazione della clorofilla e mette in risalto i carotenoidi. Per questo motivo, un ginkgo coltivato in città, dove le temperature restano più costanti a causa dell’effetto “isola di calore”, può sviluppare colori meno intensi rispetto a uno coltivato in giardino o in campagna.
Idratazione equilibrata e foglie sane
L’acqua gioca un ruolo indiretto ma fondamentale. Una pianta stressata da troppa siccità in estate tende a far cadere le foglie precocemente, prima che possano virare al colore dorato. Allo stesso tempo, i ristagni d’acqua danneggiano le radici e indeboliscono la pianta. Per ottenere foglie sane e pronte alla trasformazione autunnale, è necessario mantenere un’irrigazione regolare nei mesi più caldi, lasciando asciugare leggermente il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.
Il colore dorato del ginkgo non è un evento casuale, ma il segnale che la pianta ha vissuto un’estate in equilibrio: luce abbondante, terreno ricco e ben drenato, irrigazioni adeguate e un clima con il giusto sbalzo di temperature.
