Come far mantenere al nastrino le foglie di verde brillante anche con il freddo e poca luce

Quando arriva l’inverno, molte piante da interno rallentano la loro crescita e perdono un po’ della loro vivacità.

Il Nastrino o falangio, conosciuto anche come “pianta ragno”, è tra le più resistenti, ma anche lui, se trascurato, può perdere il suo verde brillante e assumere un aspetto spento, con punte secche e foglie scolorite.

Mantenere il suo fogliame fresco e lucente nei mesi freddi è possibile: basta capire come reagisce ai cambiamenti di luce, temperatura e aria della casa.

Durante la bella stagione, il Nastrino vive bene quasi ovunque. In inverno, però, la riduzione delle ore di luce e l’accensione dei riscaldamenti modificano completamente il suo microclima. È una pianta che ama la luce intensa ma filtrata, e la mancanza di luminosità è una delle principali cause del suo ingiallimento.

Non è raro, infatti, che chi lo tiene in un angolo poco illuminato noti che le foglie diventano opache e le striature bianche si confondono col verde. La soluzione è semplice: basta spostarlo vicino a una finestra esposta a est o a sud, dove possa ricevere luce naturale per almeno mezza giornata. Attenzione però a non collocarlo troppo vicino al vetro se fuori fa molto freddo, perché le correnti gelide notturne possono danneggiarne i tessuti fogliari.

Il Nastrino è una pianta di origine subtropicale e, pur adattandosi bene alle case europee, soffre quando l’aria diventa troppo secca. Nei mesi invernali, i termosifoni e le stufe abbassano l’umidità ambientale, causando un’evaporazione più rapida dell’acqua dalle foglie. È per questo che le punte cominciano a seccarsi e a brunirsi.

Per evitare questo problema, l’ideale è creare un microclima più umido, posizionando il vaso sopra un sottovaso con ciottoli e acqua (senza che il fondo del vaso tocchi direttamente l’acqua). Questo piccolo accorgimento aiuta a mantenere intorno alla pianta un tasso d’umidità più stabile, che la fa respirare meglio e conserva il colore brillante delle foglie.

L’altra attenzione riguarda la temperatura. Il Nastrino non ama gli sbalzi: la soglia minima per la sua salute è intorno ai 10-12 °C, ma soffre anche quando l’ambiente supera stabilmente i 25 °C con aria troppo secca. Per questo, in inverno è importante tenerlo lontano da termosifoni, caminetti o correnti d’aria dirette, e preferire spazi più stabili come pianerottoli luminosi, soggiorni ben arieggiati o bagni con finestra. In questi ambienti, la pianta ritrova un equilibrio simile al suo habitat naturale, dove le temperature sono miti e l’umidità non manca.

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Un altro aspetto da considerare è l’irrigazione. In inverno, il terreno impiega più tempo ad asciugarsi, e bagnare troppo spesso può causare marciume radicale. È sufficiente innaffiare il falangio solo quando il terriccio è asciutto nei primi due centimetri, evitando di lasciare acqua stagnante nel sottovaso. Se il terreno resta sempre leggermente umido ma mai fradicio, le radici restano sane e le foglie mantengono la loro elasticità e lucentezza.

Mantenere il Nastrino bello e verde in inverno è soprattutto una questione di equilibrio: non troppa acqua, non troppo caldo, non troppa ombra. È una pianta che risponde rapidamente ai cambiamenti, quindi osservandola si capisce subito se è felice


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giulia F.
Giulia F.
Quando non sto digitando al computer, probabilmente mi troverete nel mio giardino personale, intenta a parlare con le mie piante—sì, è una cosa vera, aiuta la crescita! Mi sono innamorata del giardinaggio fin da piccola, grazie a mia nonna che mi ha trasmesso l'amore per la terra e le mani sporche di fango. Sì, sono quel tipo di persona che sente il bisogno di toccare le piante quando passeggia in un vivaio o in un giardino pubblico. Non posso farci niente, è più forte di me!