Uso questo Prodotto per dare al Limone la dose di Ferro che manca. Te ne spiego le proprietà

Gli agrumi, in questo caso il limone, sono tra gli alberi da frutto che danno meno preoccupazioni e sempre una buona resa in fatto di fruttificazione.

Nelle mie aiuole ho piante di limoni che stanno lì da più di una generazione e non sempre vi è stata una cura nel dettaglio. Ci sono stati periodi in cui queste piante di limone sono state lasciate a sé stesse ed hanno comunque avuto una buona resa.

Tuttavia, comincio ad appassionarmi alla loro cura ed a notare una resa minore negli ultimi anni ed a manifestazioni strane sulle foglie.

Ho scoperto poi che si trattava di carenza di ferro ed ho utilizzato un prodotto che ne ha consentito la ripresa. Ti spiego come.

A che serve il ferro

Nulla come il ferro ha un ruolo tanto fondamentale per le piante e nello specifico per il limone.

Esso ha un ruolo in tutte le funzioni metaboliche della pianta, in ogni aspetto vitale che la riguarda.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!

Esso interviene nel processo di respirazione, nella sintesi della clorofilla, nella fotosintesi, nel metabolismo delle proteine, nell’utilizzo dell’azoto.

Come ho capito che aveva bisogno di ferro

Inizialmente avevo decisamente sottovalutato la cosa, ritenendo che si trattasse di naturale secchezza o di naturale degenerazione fogliare.

Poi ho notato che la foglia degenerava in un modo anomalo, le sue venature restavano verdi, e le altre parti della foglia scolorivano ed ingiallivano. È proprio questo dettaglio che contraddistingue quella che viene definita clorosi.

Si manifesta a partire dalle foglie più tenere, quelle più giovani.

Quando la foglia ingiallisce completamente invece si tratta di tutt’altra carenza: quella di azoto.

Poi di seguito i bordi delle foglie diventavano marroni, la foglia cominciava ad assumere una forma anomala ed infine cadeva.

Ho cominciato ad utilizzare acqua meno calcarea

Devi sapere che nel terreno la maggior parte delle volte il ferro c’è già, ed anche in quantità sufficienti da poter soddisfare il fabbisogno della pianta.

Allora dove sta il problema? La pianta non riesce ad assorbirlo e questo accade quando il pH del terreno, cioè la composizione chimica ha un valore superiore a 7, troppo basico.

Questo nel mio caso è accaduto perché l’acqua che utilizzavo era molto calcarea ed ha contribuito a rendere il terriccio pieno di calcare, cioè di calcio che ha innalzato nel tempo il valore del pH.

Ho cominciato ad utilizzare un’acqua distillata o decantata, che avesse la capacità di disciogliere i nutrienti nel terreno e quindi anche il ferro ma che non alterasse la composizione chimica.

Ho misurato il pH

Puoi aver prova del pH misurandolo. Esiste un vero e proprio termometro in rete da acquistare.

Io ho acquistato delle apposite cartine tornasole in rete, che sono approssimative e di facilissimo utilizzo, utili per sapere se il terriccio ha un pH acido  o basico.

Ho utilizzato un prodotto a base di solfato di ferro

Il solfato di ferro per applicazione radicale è quello più indicato per la pianta perché va a modificare il pH del terreno e la pianta riesce di conseguenza ad assorbire il ferro già presente nel terriccio.

Anche se questo sistema risolve la problematica, dobbiamo ricordare che è essenziale tenere sempre il pH più acido per ovviare ad una difficoltà di assorbimento della pianta.

Io ho utilizzato “Ferro Mono” di Biokì, un prodotto di facile utilizzo. È un prodotto microgranulare, che puoi distribuire molto facilmente alla base della pianta.

Il prodotto da distribuire va pesato, ed il peso va in base alle dimensioni della pianta, troverai tutto indicato sulla confezione.

Una volta distribuito il prodotto poi inumidisco il terriccio ed i microcapillari della pianta avranno nuovamente la possibilità di assorbimento che era guasta.

Ho scelto questo prodotto perché posso usarlo in ogni momento dell’anno, e perché a differenza di altri è di facile utilizzo, anche per chi come me si imbatteva per la prima volta in una problematica del genere.

Ho cominciato a vedere primi miglioramenti dopo alcuni mesi ed in modo molto graduale.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.