Quali componenti deve avere il terriccio della Violetta Africana?

Le violette africane sono tra e piante più popolari al mondo e per una buona ragione. Queste piante compatte e a crescita bassa fioriscono più volte all’anno.

Ma affinché questo accada hanno bisogno di un terriccio che possa soddisfarne le esigenze.

Queste sono le caratteristiche che il terriccio della violetta deve avere.

Quali caratteristiche deve avere il terriccio

Una delle cose più importanti che puoi fare per la violetta africana è darle un terreno ben drenante. Questo perché le violette sono altamente suscettibili al marciume radicale ed infezioni fungine.

Anche se segui il programma di irrigazione corretto, possono comunque sviluppare marciume radicale se il terreno non è ben drenante.

Occorre che sia un terreno leggero e ben arieggiato poiché la violetta africana ha un apparato radicale molto superficiale, che non scende in profondità. Dunque, è essenziale che non si ammassi.

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È fondamentale che le begonie non abbiano una quantità eccessiva di azoto e che vi siano componenti che possano renderlo leggermente acido.

Troppo azoto può causare una condizione nota come bruciatura di azoto che può danneggiarle.

Le componenti da assemblare

  • Perlite: realizzata con piccoli granelli di pietra vulcanica, la perlite è un materiale grossolano che non danneggia né condiziona la natura o composizione chimica del terriccio. Riesce a far defluire l’acqua ed è una componente imprescindibile soprattutto per le piante d’appartamento;
  • Torba bionda: la torba è un materiale organico con proprietà altamente drenanti, la sua natura e composizione garantiscono un terriccio che non può compattarsi e quindi restare ben areato a lungo tempo. È in grado di rendere acido il terriccio;
  • Stallatico: Si tratta di un concime naturale ricavato dalle feci degli animali da stalla. Contiene i tre elementi essenziali per l crescita delle piante quali fosforo, azoto e potassio;
  • Argilla espansa: è il materiale grossolano per eccellenza, favorisce il drenaggio d’acqua e protegge dagli sbalzi termici.

La composizione

Una miscela ideale vede l’inserimento sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa, perfetta per lasciare che i fori di scolo del vaso possano drenare l’acqua in eccesso ed evitare che le radici restino umide con ristagni.

Aggiungi poi uno strato di stallatico anche sul fondo così che non sia a stretto con tatto con le radici degradandosi pian piano con le innaffiature.

Mescola due parti di torba bionda con una parte di perlite

Aggiungi una parte di terriccio universale di buona qualità, che possa rendere la miscela argillosa al punto giusto.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.