Cos’è il tessuto paesaggistico e come applicarlo in giardino

Nonostante l’hobby del giardinaggio sia ormai presente nella mia vita già da qualche anno, fino a poco tempo fa non avevo mai sentito parlare di tessuto paesaggistico.

A spiegarmi cosa fosse e la sua utilità è stato un mio amico che ha sicuramente più dimestichezza di me col mondo delle piante. Devo dire che è stato una vera scoperta, utilissima per coloro che possiedono un giardino.

Anche se si tratta di uno strumento utilizzato per lo più da giardinieri professionisti, può essere usato anche da un principiante che si voglia cimentare soprattutto nella prima coltivazione di un orto da giardino.

Ti spiego subito di cosa si tratta e come può essere usato.

Cos’è

Il tessuto paesaggistico è una sorta di telo realizzato in polipropilene o altri materiali (ad esempio il lino) che può essere usato per coprire una porzione del giardino. Di solito è molto sottile, leggero e flessibile così che il suo utilizzo risulta estremamente pratico.

Di fatto, il tessuto paesaggistico lascia passare sia l’acqua che l’aria in quantità diverse in base al materiale scelto: il polipropilene, ad esempio, è maggiormente impermeabile mentre il lino lascia passare un po’ più d’acqua. Quello che blocca è la luce del sole che spesso può essere troppo violenta.

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Lo scopo principale è quello di proteggere il prato del giardino e l’orto dalla crescita di erbacce infestanti: bloccando la luce, infatti, evita la loro comparsa. Inoltre, rappresenta una importante ed efficace barriera contro i parassiti che spesso possono rovinare le nostre piante da orto.

Utilizzo

Per utilizzare il tessuto paesaggistico è innanzitutto fondamentale preparare il terreno o, meglio, renderlo adatto all’utilizzo di questo strumento.

Di solito, si rimuovono tutte le erbacce esistenti, estirpandole alla radice. Vanno tolti anche eventuali detriti e va livellato quanto più possibile il terreno eliminando collinette o dune.

Si stende il tessuto paesaggistico, lasciando ovviamente esterne le piante da orto. Oppure, se ancora devi piantarle, devi tagliare le parti del tessuto dove intendi seminare creando delle piccole fessure e piegando leggermente il bordo del tessuto vaso il basso. Il tessuto va fissato con spilli e bisogna fare in modo che sia teso e che non ci siano pieghe o rigonfiamenti troppo evidenti.

Poi, si può ricoprire il tessuto con uno strato di ghiaia o pacciame. In questo modo, il tessuto paesaggistico sarà quasi invisibile a un occhio esterno. Un piccolo gesto a favore dell’estetica, ma che serve anche a preservare ancora di più una corretta temperatura del suolo.

Manutenzione

Solitamente il tessuto paesaggistico è molto resistente e ha bisogno di poca manutenzione. Ovviamente, ti consiglio sempre di monitorare il suo stato.

Se ci sono delle sue parti danneggiate o usurate, possono essere facilmente rattoppate con altri pezzi di tessuto senza che ci sia la necessità di cambiarlo per intero.

Se decidi, invece, di rimuoverlo, puoi facilmente srotolarlo, pulirlo e riporlo in un luogo asciutto fino al successivo utilizzo.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".