La Tignola degli agrumi: il parassita terrore dei nostri bei Limoni in giardino

Hai mai sentito parlare della tignola degli agrumi? Si tratta di un parassita che, quando ci si mette può davvero mandare in rovina tutte le tue piante di agrumi.

Agisce in modo subdolo impedendo alla pianta di fruttificare, ma non lo fa colpendo i suoi frutti ma ben altro.

Ti spiego di cosa si tratta e come riconoscerla e combatterla adeguatamente.

Aspetto e caratteristiche

La tignola degli agrumi è un insetto appartenente alla famiglia degli iponomeutidi.

Gli adulti hanno le sembianze di farfalline, che possono sembrare del tutto innocue ma ciò che fanno le rende delle armi letali.

Le farfalle sono insetti lunghi 7-9 mm, con ali anteriori grigio scuro striate di rosso o nero con bordi delle ali frangiate. È da questo particolare dettaglio che potrai riconoscerle.

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Si tratta di un insetto che si adatta a quasi tutte le condizioni ambientali; quindi, non si può escludere nemmeno di incontrarlo nel periodo invernale come larva o adulto, sebbene l’ovideposizione inizi di solito in primavera sui boccioli floreali.

Una generazione può, se il clima lo consente, completarsi anche in un mese. 

In che modo agisce

Il suo obiettivo non è direttamente il frutto anche se la sua aziona ha come unica conseguenza un limone senza frutti.

La sua azione principale è quella di danneggiare i fiori del limone, sia quelli già aperti che quelli ancora chiusi.

Le larve penetrano nei bocci fiorali e divorano gli organi interni, secondariamente danneggiano foglioline, gemme, germogli e frutticini. I frutti emettono succhi vegetali dai fori di penetrazione delle larve, ingialliscono e cadono.

Il danno apportato fa in modo che i fiori non sia in grado poi di generare un frutto che sia sano e che resti adeguatamente attaccato non arrivando manco a maturazione.

Quindi, se hai frutti che cadono prima ancora di maturare, la tignola potrebbe aver fatto del danno nella fase precedente.

Per questo genere di infestazione esistono dei rimedi chimici specifici da utilizzare qualora l’infestazione fosse di grossa portata, danneggiando l’intero raccolto.

Tipi di intervento

I tipi di intervento che è possibile mettere in atto con questo tipo di parassita devono essere di differente natura.

È possibile pertanto intervenire con insetticidi, se proprio necessario, di provenienza naturale come il piretro.

L’intervento va fatto premunendosi contro i periodi più dannosi che sono in coincidenza della fioritura, nel periodo primaverile e successivamente a fine estate, tra agosto e settembre.

È importante che fiori non si siano ancora schiusi per un trattamento di natura chimica.

A questo è bene associare l’utilizzo di trappole sessuali: queste forniscono indicazioni sia sulla presenza del parassita e sull’entità dell’attacco, sia essere utilizzate per una parziale cattura massiva tesa ad abbassare il potenziale di infestazione.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.