Se hai il ciclamino in queste condizioni ci sono cose che non devi assolutamente fare per non rischiare la pianta

Il ciclamino, in questo periodo caldo di fine luglio, è in una fase molto delicata. Dopo averci regalato fiori splendidi nei mesi freddi, ora entra nel suo riposo vegetativo, un momento in cui rallenta ogni attività per prepararsi alla prossima stagione.

È proprio adesso che molte persone, in buona fede, commettono errori che possono compromettere seriamente la salute del bulbo.

Ci sono almeno tre cose che non vanno mai fatte se vuoi che il ciclamino torni a fiorire rigoglioso in autunno.

Non continuare ad annaffiarlo come in inverno

Uno degli errori più frequenti è continuare ad annaffiare il ciclamino come se fosse ancora in piena fioritura. In questo periodo la pianta non ha più bisogno di tanta acqua, perché non sta producendo né fiori né nuove foglie. Se mantieni il terriccio troppo umido, rischi di far marcire il bulbo, che durante il riposo vegetativo diventa più sensibile ai ristagni.

In estate, quando le temperature sono alte, l’acqua stagnante diventa un pericolo ancora maggiore perché favorisce la comparsa di muffe e marciumi. Il modo giusto di procedere è ridurre gradualmente le annaffiature, fino quasi a sospenderle del tutto se il ciclamino è completamente spoglio. Devi solo evitare che il bulbo si disidrati completamente, quindi un leggero velo d’umidità nel terreno, ogni tanto, è sufficiente.

Non lasciarlo sotto il sole diretto

Un altro errore che molti fanno è pensare che, siccome non ha più foglie né fiori, il ciclamino possa stare ovunque senza problemi. In realtà, anche se sembra “addormentato”, il bulbo soffre terribilmente il calore eccessivo. Lasciarlo sotto il sole diretto di luglio o in un balcone rovente può letteralmente cuocerlo dall’interno.

Lo stesso vale per un ambiente chiuso e troppo caldo, come una veranda esposta al sud. Il posto ideale, durante l’estate, è un luogo fresco e ombreggiato, ben ventilato ma mai umido. Una cantina luminosa, un ripiano in un angolo ventilato o una zona del giardino riparata sono perfetti. Così il bulbo rimane vivo, protetto e pronto a risvegliarsi quando le temperature torneranno più miti.

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Non tagliare in modo sbagliato gli steli

A fine luglio è facile che sul ciclamino rimangano ancora pochi steli molli e rossicci, magari qualche foglia ingiallita. In molti casi si ha la tentazione di tagliare tutto per “pulire” la pianta. Ma il taglio sbagliato è pericoloso: non bisogna mai usare le forbici lasciando monconi, perché questi possono diventare porte d’ingresso per funghi e batteri che poi attaccano il bulbo.

Il modo corretto per rimuovere le parti vecchie è afferrarle delicatamente alla base e tirarle via ruotando leggermente, in modo che si stacchino naturalmente dal punto giusto. Se invece si taglia a metà, il piccolo pezzo di stelo rimasto marcirà, compromettendo la salute dell’intera pianta.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".