Come e quando innaffiare il ciclamino in questo stato dovuto al caldo estivo

Con l’arrivo del caldo estivo, il ciclamino comincia a cambiare volto. Dopo mesi di fioritura brillante, con corolle delicate e foglie verde scuro, inizia lentamente a ritirarsi in se stesso, come se si stesse preparando per una lunga pausa.

Le foglie si afflosciano, qualcuna ingiallisce, e i fiori — se ancora presenti — si seccano senza dare spazio a nuovi bocci. Non è un sintomo di malattia, ma il suo modo naturale di entrare in riposo vegetativo, un periodo fondamentale per ritrovare energie in vista del prossimo autunno.

In questo momento, la domanda più frequente tra chi coltiva il ciclamino è sempre la stessa: devo ancora innaffiarlo? E se sì, come e quanto spesso?

Una nuova fase

Quando il ciclamino ha terminato la fioritura e comincia a perdere il fogliame, le sue esigenze cambiano drasticamente. Non serve più tanta acqua come in inverno, anzi: una delle cose più importanti da fare è ridurre le innaffiature.

La pianta, infatti, non sta più crescendo attivamente. Il bulbo rimane vivo sotto il terreno, ma non consuma più molta energia. Bagnare come prima può causare ristagni, marciumi e compromettere la sopravvivenza della pianta fino all’autunno.

Il momento giusto per annaffiare è sempre al mattino presto, quando l’aria è ancora fresca e il terreno può assorbire bene l’umidità senza surriscaldarsi. Se si bagna nel tardo pomeriggio, quando il vaso è già caldo per il sole del giorno, l’acqua evapora in fretta oppure crea un ambiente troppo umido proprio quando la temperatura comincia a calare: condizioni ideali per funghi e muffe.

Ogni quanto va bagnato un ciclamino in estate

Nel pieno dell’estate, soprattutto se il ciclamino è stato spostato in un luogo fresco e ombreggiato — come dovrebbe essere — si può arrivare ad innaffiare una volta ogni dieci o quindici giorni. E non sempre. Il trucco è toccare il terriccio: solo quando risulta completamente secco, dalla superficie in giù, è il momento di dare un po’ d’acqua.

Una volta ogni tanto è sufficiente versare una piccola quantità di acqua sul bordo del vaso, in modo da non bagnare direttamente il centro dove si trova il bulbo. L’umidità eccessiva lì può causare marciume, specialmente se il vaso è profondo o poco drenato.

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Molti pensano che, entrando in riposo, il ciclamino debba essere completamente trascurato. Ma non è così. Anche se non mostra segni di vita, il bulbo ha bisogno di un minimo di attenzione.

Deve rimanere asciutto ma non disidratato, protetto dal sole diretto e da fonti di calore, in un posto ventilato ma non ventoso. Una leggera innaffiatura sporadica, solo quando il terreno è secco da giorni, aiuta a mantenere viva la parte sotterranea senza stimolare una ripresa prematura.

E poi, c’è sempre quella piccola magia che può accadere all’improvviso: una nuova foglia, un germoglio, un segnale che l’estate sta per finire e il ciclamino è pronto a tornare.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".