Il ciclamino non ha solo malattie fogliari comuni che possono essere ben visibili e di facile cura ma anche il bulbo tuberoso che fa capolino dalla terra può ammalarsi.
Devi tener d’occhio questa parte essenziale della pianta ed essere in grado di riconoscere quando c’è un infezione specifica in atto.
Ti parlo delle malattie del bulbo e di come intervenire per rimediare o prevenire.
COSA SCOPRIRAI
Erwinia carotovora
Il genere Erwinia identifica una famiglia di batteri che possono attaccare le piante bulbose, tra cui anche il ciclamino.
Il risultato finale consiste nel marciume del bulbo ma per giungere a questo ci sono una serie di segnali che puoi tener ben presente nell’osservazione del tuo ciclamino.
I sintomi
Inizialmente la malattia comporta una degenerazione del fogliame del ciclamino che comincia ad afflosciarsi ed avvizzire.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Il picciolo della foglia diventa molle e proprio sull’attaccatura della foglia al bulbo è possibile riscontare macchie oleose biancastre.
A questo punto la foglia comincia ad ingiallire velocemente, anche da un giorno all’altro.
Il bulbo comincia ad essere maleodorante e la sua consistenza rammollisce alla sola pressione delle dita.
Talvolta sulla superficie del bulbo è visibile una mucosa biancastra.
Come infetta la pianta
Tutto ha a che fare con eventuali lesioni che il bulbo può avere sulla sua superficie.
Queste lesioni possono essere causate da un brusco rinvaso che nei giorni seguenti vengono contaminate.
Il batterio si trova sia nel terreno che nei detriti vegetali presenti sulla superficie, detriti che provengono a loro volta da piante altrettanto infette.
Quando un bulbo è ormai finito, i batteri vengono rilasciati a migliaia nel terriccio, nell’acqua ed in ogni altra cosa a contatto.
Erwinia chrysanthemi
Il prodotto finale di questo batterio è comunque il marciume del bulbo ma la sua caratteristica è quella di compromettere il sistema vascolare della pianta, quello che porta i nutrienti in ogni sua parte.
Per questo, nell’immediato il suo intero apparato fogliare avvizzisce essendo facilmente distribuito nel corpo della pianta.
Inoltre, in caso di distruzione completa del bulbo, il batterio è in grado di diffondersi ampiamente attorno al vaso infetto, soprattutto quando sono presenti supporti di coltivazione.
Come intervenire
Quando si tratta di queste malattie appartenenti al genere Erwinia non esiste alcun tipo di trattamento da attuare per la cura.
L’unica nostra arma è la prevenzione, cioè evitare tutti quei fattori che possono contribuire all’infezione ed allo sviluppo della malattia.
Questo anche perché si tratta spesso di una conseguenza dovuta ad un errore di coltivazione come le variazioni di temperatura, un’invasatura troppo profonda o una concimazione eccessivamente azotata.
Assicurati di tenere il ciclamino sempre in un luogo luminoso e molto areato.
Evita sbalzi termici o irregolarità nelle innaffiature tali da rendere il terriccio troppo umido o troppo secco.
Nella scelta di un terriccio ideale non accumulare solo torba che si compatta quando secca, tanto da impedire l’areazione del substrato.
Non lasciare il bulbo bagnato ma innaffia ad immersione. A tal proposito, si tratta dello stesso metodo che uso con le orchidee, te lo mostro in questo video:
Evita grandi variazioni del pH che possono alterare le difese della pianta stessa.
Tieni sempre sotto controllo le piante attorno ai tuoi ciclamini, che non siano infette.
Utilizza sempre materiali ben disinfettati quando operi un rinvaso o una messa a dimora del bulbo.