Lasciare il ciclamino al buio per molti mesi non è mai una buona idea

Il ciclamino è una pianta che in autunno e in inverno sa regalare fioriture spettacolari, ma con l’arrivo del caldo entra in una fase molto particolare del suo ciclo di vita: il riposo vegetativo.

In questa fase, che coincide con la tarda primavera e i mesi estivi, il ciclamino smette di fiorire, le foglie iniziano a seccarsi e cadere, e la pianta sembra quasi scomparire.

In realtà, sotto terra, nel bulbo, resta viva e attiva, in attesa del clima più fresco per tornare a vegetare. È proprio in questi mesi che si pongono domande su dove e come conservarla al meglio.

Va messo in un angolo buio?

Molte persone, vedendo la pianta completamente spoglia, credono che possa essere dimenticata in un angolo qualsiasi della casa. Spesso viene riposta in angoli bui, dietro tende o mobili, magari per evitare ingombro o semplicemente perché non sembra più bella da vedere.

Ma attenzione: questo potrebbe essere un errore. Un angolo buio può sembrare inoffensivo, ma se non è ben ventilato, si trasforma facilmente in un ambiente umido e stagnante, dove le muffe trovano terreno fertile.

Il bulbo del ciclamino, anche se dormiente, è estremamente delicato in questa fase. Se resta troppo umido o senza circolazione d’aria, può sviluppare marciume radicale, compromettendo la pianta in modo irreversibile. Dunque, la risposta alla domanda iniziale è: no, un angolo buio non è l’ideale.

Qual è il posto migliore?

Il segreto per conservare il ciclamino in salute durante l’estate è scegliere un luogo fresco, asciutto e ventilato. Non ha bisogno di luce diretta, ma nemmeno deve stare completamente al buio. L’ideale è una zona d’ombra luminosa, come una mensola vicino a una finestra schermata oppure un balcone ombreggiato dove non batte il sole diretto.

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Un altro aspetto importante è evitare di lasciarlo in vasi troppo piccoli o scuri, che si surriscaldano facilmente e trasferiscono troppo calore alle radici. Anche il sottovaso non deve mai trattenere acqua: la parola chiave è asciutto, ma non disidratato. Il bulbo non va innaffiato frequentemente in questa fase, ma si può controllare il terreno ogni tanto e inumidirlo solo se è completamente secco e polveroso.

Cosa fare e cosa evitare

Durante i mesi caldi, non bisogna tagliare o forzare la pianta a “riprendersi”. Anche se la tentazione è forte, il ciclamino ha bisogno del suo tempo per rigenerarsi. Se compaiono steli molli o rossicci, come spesso accade a giugno, possono essere rimossi delicatamente. È meglio non tagliare mai troppo in basso per non ferire il bulbo.

Un altro errore comune è quello di innaffiare con regolarità anche durante il riposo. Questo è spesso il motivo principale per cui il bulbo marcisce. Se il ciclamino è in riposo, non va trattato come una pianta attiva. Si controlla, si osserva, ma si interviene solo se necessario.

Prepararlo a tornare in forma a settembre

Se durante l’estate il ciclamino è stato conservato bene, a settembre sarà pronto a ripartire. Le prime piogge e l’abbassarsi delle temperature stimolano il bulbo a emettere nuove foglie. È il momento giusto per riprendere con annaffiature leggere, cambiare il vaso se necessario e magari aggiungere un po’ di concime leggero per piante bulbose.

Un ciclamino che ha riposato in modo corretto, senza traumi né marciumi, sarà più forte, più sano e potrà affrontare con successo una nuova stagione di fioriture.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".