Il modo migliore per innaffiare le orchidee è con una bacinella ma non lo fa nessuno

L’annaffiatura delle orchidee genera spesso dubbi, perché queste piante non amano l’acqua data dall’alto e tendono a soffrire se il substrato rimane fradicio troppo a lungo.

L’uso della bacinella permette un controllo molto più preciso. L’immersione consente alle radici di assorbire solo ciò di cui hanno davvero bisogno, senza eccessi. È un gesto semplice, naturale e molto vicino a ciò che accadrebbe in natura quando l’acqua raggiunge le radici dal basso.

Questo sistema permette di evitare ristagni nei punti sbagliati, soprattutto vicino al colletto, e il substrato si idrata in modo uniforme: con una semplice bacinella si ottiene un’innaffiatura controllata, evitando problemi di marciume e stress idrico.

Come preparare la bacinella per l’immersione

Per ottenere un risultato ottimale è necessario utilizzare una bacinella abbastanza ampia da contenere il vaso senza forzature. L’acqua deve essere a temperatura ambiente, perché le orchidee reagiscono male agli sbalzi termici. È preferibile usare acqua non calcarea, come quella piovana o filtrata, per evitare depositi bianchi sulle radici e sul substrato.

La bacinella va riempita solo fino a raggiungere poco più di metà dell’altezza del vaso. Questo accorgimento permette al substrato di assorbire l’acqua in modo graduale e uniforme. È utile anche appoggiare un sottovaso asciutto accanto, per trasferire la pianta subito dopo l’operazione ed evitare che continui a gocciolare in giro per casa.

L’immersione richiede pochi minuti e garantisce un’annaffiatura completa. Il vaso dell’orchidea va posizionato dentro la bacinella lasciando che il substrato assorba lentamente l’acqua dal basso. In genere dieci o quindici minuti sono sufficienti, ma un terriccio molto secco potrebbe richiederne qualcuno in più.

Quando si nota che il substrato è completamente scuro e ben idratato, il vaso può essere sollevato e lasciato sgocciolare. È importante permettere all’acqua in eccesso di uscire dai fori di drenaggio prima di riposizionare la pianta nel suo coprivaso. Il risultato è un’idratazione equilibrata, senza bagnare inutilmente foglie o colletto.

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Questo metodo rispetta la naturale fisiologia dell’orchidea, perché le radici assorbono l’acqua secondo necessità, senza essere sommerse o costrette.

Errori da evitare

Uno degli errori più diffusi è lasciare il vaso immerso per troppo tempo. Le radici delle orchidee non devono restare in ammollo permanente, perché rischiano di soffrire di asfissia e marciume. È altrettanto importante non riutilizzare sempre la stessa acqua della bacinella, per evitare accumuli di sali o contaminazioni.

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Anche riempire la bacinella con acqua fredda è un errore frequente. Le orchidee reagiscono immediatamente allo shock termico rallentando l’assorbimento. Un altro errore è immergere l’intero vaso fino al colletto: basta che l’acqua arrivi a poco più della metà. Questo evita che l’acqua entri nel cuore della pianta, punto molto sensibile.

Come capire se l’orchidea ha bevuto abbastanza

Capire quando la pianta ha assorbito la giusta quantità di acqua è semplice. Un’indicazione chiara arriva dal colore del substrato: quando appare uniformemente scuro, significa che è ben idratato. Anche il peso del vaso fornisce un segnale utile: dopo l’immersione risulta più pesante, segno che le radici hanno trattenuto acqua.

Le radici visibili attraverso i vasi trasparenti offrono la conferma definitiva. Dopo l’immersione diventano di un bel verde brillante, indicazione che hanno assorbito ciò che serve.

orchidea radici verdi

Quando questo colore inizia a tornare argenteo, è il momento di ripetere l’annaffiatura.

Seguendo questa tecnica semplice e precisa, l’orchidea riceve esattamente l’acqua necessaria, senza rischi e senza complicazioni. L’uso della bacinella diventa così il metodo più naturale e intuitivo per mantenere la pianta sana, rigogliosa e pronta a fiorire con continuità.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".