Se sei un principiante e ti stai chiedendo quale varietà o specie di orchidea scegliere per cominciare, probabilmente la Phalaenopsis è una delle prime ad esserti stata proposta dalle ricerche fatte online.
I suoi fiori colorati e dalla forma sinuosa la rendono una pianta particolarmente elegante, tra le più apprezzate piante decorative da interni.
Ma la domanda che spesso mi sono fatto, dopo aver avuto un po’ di esperienze con questa pianta è una sola: davvero la phalaenopsis è adatta a chi non ha molta pratica con queste piante?
Impariamo a conoscere un po’ meglio l’orchidea phalaenopsis per capire se questa è la pianta giusta per un principiante.
COSA SCOPRIRAI
I vantaggi
Partiamo dalle note positive che possono forse farti capire che non hai bisogno di grandi competenze per prenderti cura di questa pianta.
Luce indiretta
Per quanto riguarda l’esposizione, forse non sai che l’orchidea phalaenopsis ha bisogno di una luce solare indiretta, abbastanza comune anche in quelle case non proprio luminosissime.
La luce diretta, infatti, non fa per questa pianta e rischia di rovinare la sua salute generale. Insomma, ti basta tenerla non lontana da una finestra dove il sole non batte mai direttamente e il gioco è fatto: la tua pianta ha tutta la luce di cui a bisogno.
Innaffiature non frequentissime
Anche per quanto riguarda le innaffiature, la phalaenopsis non richiede grandissime cure.
Il substrato di questa pianta, spesso costituito da corteccia o bark, deve essere sempre mantenuto abbastanza umido, ma le innaffiature non devono essere toppo frequenti o si rischia di danneggiare le sue radici.
Fioritura lunga
Con poche attenzioni… grossi risultati! L’orchidea phalaenopsis è ovviamente nota per le sue lunghe e bellissime fioriture.
La pianta tende a fiorire in piena primavera, ma i fiori si mantengono sullo stelo floreale anche per diverse settimane.
Gli svantaggi
Vediamo ora, però, quali sono gli svantaggi legati alla coltivazione dell’orchidea phalaenopsis.
Il lungo riposo vegetativo
Uno dei principali svantaggi legati alla cura di questa pianta è la lunghezza del suo periodo di riposo vegetativo.
Di fatto, dall’inizio dell’autunno alla fine della primavera l’orchidea phalaenopsis è in una fase di riposo in cui non fiorisce né produce nuove foglie. In questo lungo periodo, l’orchidea non va abbandonata a se stessa ma deve essere comunque monitorata.
Il lungo periodo di riposo può scoraggiare i neofiti e metterli in difficoltà.
La cura dello stelo floreale
Un altro elemento di difficoltà relativo all’orchidea phalaenopsis è quello legato alla cura del suo stelo floreale.
Lo stelo floreale è quella parte dell’orchidea su cui sbocciano i fiori. Si tratta di una parte molto delicata la cui salute va costantemente preservata. Di solito, dopo la fioritura, lo stelo floreale secca e cade ma, se ciò non avviene, ci sono dei casi in cui va potato per permettere alla pianta di produrne uno nuovo.