In poche ora avrai tante nuove piantine di pothos con la tecnica delle nonne

Dicembre non è il periodo ideale per le talee, ma il pothos rappresenta un’eccezione. È una pianta da interno che non entra in un vero riposo vegetativo e, se coltivata in casa con temperatura stabile e luce adeguata, può essere propagata anche in inverno.

È importante sapere che in questo mese i tempi si allungano: la formazione delle radici è più lenta e la crescita iniziale quasi impercettibile. Questo comportamento è normale e non indica un insuccesso. In inverno è fondamentale assecondare i ritmi della pianta, senza forzature.

La pianta madre deve essere in perfetta salute, con foglie turgide e ben colorate. È preferibile evitare esemplari stressati o appena rinvasati, perché una pianta vigorosa garantisce talee più affidabili.

Come scegliere e preparare la talea

La scelta della talea è determinante, soprattutto a dicembre. Si deve selezionare un tralcio robusto, non troppo giovane, con almeno 2–3 nodi ben visibili. I nodi sono indispensabili, perché da essi si sviluppano le nuove radici. La presenza di radici aeree rappresenta un ulteriore vantaggio nei mesi freddi.

Il taglio va effettuato con forbici affilate e pulite, subito sotto un nodo, mantenendo una distanza di circa un centimetro. La talea ideale è lunga 10–12 cm e presenta una o due foglie sane. In caso di fogliame abbondante, è consigliabile eliminarne una per ridurre la traspirazione, particolarmente elevata negli ambienti riscaldati.

La foglia più bassa va sempre rimossa, lasciando il nodo libero. In inverno può essere utile lasciare la talea all’aria per 30–60 minuti prima della messa a radicare, in modo da ridurre il rischio di marciumi.

Radicare il pothos in acqua

Nel periodo invernale, la radicazione in acqua è il metodo più sicuro e controllabile.

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La talea va inserita in un contenitore pulito con acqua a temperatura ambiente. L’acqua deve coprire esclusivamente i nodi, mentre le foglie devono rimanere completamente fuori. In inverno questo accorgimento è fondamentale, perché le foglie immerse tendono facilmente a marcire.

pothos in acqua

Il contenitore va posizionato in un punto molto luminoso, vicino a una finestra ma senza esposizione diretta al sole. La luce deve essere intensa ma diffusa. La temperatura ideale si colloca tra 18 e 22 °C; al di sotto dei 16 °C la radicazione rallenta notevolmente.

L’acqua va cambiata ogni 4–5 giorni, anche se appare limpida. Nei mesi freddi l’acqua stagnante e fredda è una delle principali cause di fallimento.

Le prime radici compaiono generalmente dopo 2–3 settimane, ma possono essere necessari anche tempi più lunghi. Finché la talea rimane verde e soda, non c’è motivo di preoccuparsi. Il trasferimento in vaso è consigliato quando le radici raggiungono 5–7 cm e risultano ben sviluppate.

Radicare il pothos in terra

La radicazione diretta in terra è consigliabile solo in ambienti ben riscaldati e luminosi. In condizioni più fredde o poco illuminate, è preferibile il metodo in acqua.

Si utilizza un vaso di piccole dimensioni, dotato di fori di drenaggio. Il substrato deve essere leggero e molto drenante, mai compatto, per evitare ristagni d’acqua che in inverno favoriscono i marciumi.

talea pothos terrario

Si interra un solo nodo, senza affondare eccessivamente il fusto. Dopo la prima annaffiatura, il terriccio deve scolare completamente. Successivamente va mantenuto leggermente umido, evitando irrigazioni frequenti.

In presenza di aria molto secca, tipica delle abitazioni riscaldate, può essere utile creare una mini serra con un sacchetto trasparente, lasciando alcune aperture per il ricambio d’aria. Questo accorgimento favorisce l’umidità e migliora l’attecchimento.

Dopo circa 2–3 settimane è possibile verificare la radicazione con una leggera trazione: una resistenza indica la presenza delle radici.

Cure successive

Una volta avvenuta la radicazione, la giovane pianta non deve essere trattata come un esemplare adulto. A dicembre è importante evitare qualsiasi concimazione, perché la pianta non è in fase di crescita attiva.

La posizione ideale è in luce indiretta intensa, lontano da termosifoni, stufe e correnti fredde. È preferibile non spostare frequentemente la pianta, poiché in inverno la stabilità ambientale è essenziale.

L’assenza di crescita visibile per diverse settimane è del tutto normale: durante i mesi freddi il pothos concentra l’energia nello sviluppo radicale. La ripresa vegetativa avviene generalmente verso la fine dell’inverno.

Gli errori più comuni in questo periodo sono eccesso d’acqua, scarsa luminosità e aria troppo secca. Evitando questi fattori, le probabilità di successo aumentano notevolmente.

Il pothos è una pianta resistente e adattabile, ma anche in inverno richiede attenzione e rispetto dei suoi tempi. Una talea ben gestita a dicembre si tradurrà in una pianta vigorosa e pronta a crescere con forza all’arrivo della primavera.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giulia F.
Giulia F.
Quando non sto digitando al computer, probabilmente mi troverete nel mio giardino personale, intenta a parlare con le mie piante—sì, è una cosa vera, aiuta la crescita! Mi sono innamorata del giardinaggio fin da piccola, grazie a mia nonna che mi ha trasmesso l'amore per la terra e le mani sporche di fango. Sì, sono quel tipo di persona che sente il bisogno di toccare le piante quando passeggia in un vivaio o in un giardino pubblico. Non posso farci niente, è più forte di me!