Quando arrivano i primi venti freddi e le temperature si abbassano, la Tradescantia Nanouk – così vigorosa e colorata in primavera – inizia a mostrare tutta la sua fragilità.
È una pianta tropicale, abituata a un clima mite e umido, e per questo non sopporta il freddo né le correnti d’aria. Sul balcone, anche una sola notte ventosa può bastare per farle perdere turgore, scolorire le foglie e far marcire i fusti più teneri.
Proteggerla in questo periodo non significa solo ripararla fisicamente, ma ricreare il suo piccolo equilibrio di temperatura e umidità, come se fosse ancora nella sua stagione ideale.
COSA SCOPRIRAI
Il vento
Molti credono che sia solo il freddo a danneggiarla, ma in realtà è il vento freddo e secco il vero responsabile dei danni più gravi. Quando soffia tra le foglie, porta via l’umidità superficiale e in breve tempo il tessuto vegetale si disidrata. Le foglie cominciano ad arrotolarsi, perdono brillantezza e in poco tempo diventano molli o marroni ai bordi.
Per questo la prima protezione è la posizione: la Nanouk deve stare in un punto riparato, dove non arrivi vento diretto. L’ideale è un angolo del balcone rivolto a sud o sud-est, magari dietro una fioriera o una ringhiera con pannelli frangivento in plexiglass o canniccio. Questi creano una barriera naturale, senza togliere troppa luce.
Come creare un microclima più caldo
Anche se la temperatura dell’aria può scendere sotto i 12 °C, la Nanouk riesce a resistere se si mantiene il calore del substrato. Un trucco molto efficace è sollevare i vasi da terra, magari con supporti in legno o plastica, in modo che il fondo non resti a contatto diretto con la superficie fredda del pavimento. Se la pianta è in un vaso piccolo, si può inserire all’interno di un coprivaso più grande, con uno strato di corteccia o tessuto isolante tra i due: questa camera d’aria mantiene la temperatura stabile e protegge le radici.
Chi ha un balcone molto esposto può usare anche un velo traspirante in tessuto non tessuto. Non serve avvolgere completamente la pianta: basta coprire la parte superiore e i lati più esposti, lasciando passare la luce. Il trucco è fissarlo in modo che non tocchi direttamente le foglie, per evitare condensa e macchie.
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Umidità e luce
Durante i mesi freddi, la luce resta fondamentale. La Nanouk non ama il sole diretto di luglio, ma in inverno beneficia di ogni raggio possibile. Va spostata in una posizione molto luminosa, magari vicino a una finestra se si decide di portarla in casa. L’unico accorgimento è evitare il calore diretto dei termosifoni: l’aria calda e secca può seccare le punte delle foglie in pochi giorni.
Sul balcone, invece, l’aria fredda tende a essere più secca, quindi è utile mantenere un minimo di umidità ambientale. Si può collocare la Nanouk accanto ad altre piante, creando un piccolo gruppo: insieme trattengono meglio l’umidità e smorzano le variazioni termiche.
Cosa fare in caso di danno da freddo
Se nonostante le precauzioni la pianta mostra foglie flosce o scolorite, è importante non potarla subito. La parte danneggiata protegge ancora i tessuti interni. Si può ridurre gradualmente solo quando la pianta riprende tono e produce nuovi getti. Nel frattempo, va mantenuto il terreno appena umido, mai fradicio, e si può spostare la Nanouk temporaneamente in un luogo chiuso ma luminoso, come una veranda o un davanzale interno.
