Quando ho scelto di acquistare la tradescantia ero a una fiera botanica e, tra le diverse piante esposte, non ho potuto fare a meno di posare gli occhi su questa meravigliosa pianta.
La varietà che ho scelto è la zebrina, anche se ne esistono tante altre con caratteristiche uniche e con esigenze un po’ diverse.
Dopo qualche tempo che avevo portato la tradescantia a casa, però, ho notato che le sue foglie iniziavano a seccare e che, nonostante alcuni miei sforzi, non riusciva a riprendersi.
Il cambiamento delle foglie
Inizialmente, le sue foglie dalle tipiche sfumature tendenti al viola hanno cominciato a seccare, assumendo un colore giallo-marrone prima sulla pagina inferiore e poi su tutta la loro superficie.
Ben presto, la bellissima chioma della mia tradescantia ha cambiato colore, lasciandomi di stucco, in quanto ero certo di star seguendo tutte le indicazioni trovate online e fornitemi dal venditore al momento dell’acquisto.
Inoltre, ho notato che anche le fronde tendenzialmente lunghe iniziavano ad arrestare la loro crescita.
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Dopo un po’ di ricerche e di osservazione della mia tradescantia, ho capito che il problema era causato dal posto in cui tenevo la pianta, non adatto alle sue esigenze di esposizione.
A differenza della più delicata variante nanouk, la tradescantia zebrina può resistere meglio anche agli ambienti esterni nel corso delle stagioni calde.
E, infatti, l’avevo messa all’esterno, in balcone, su di uno scaffale da parete dove riceveva luce solare. Il problema era proprio che riceveva troppa luce solare diretta.
Pur amando la luce, che è un elemento essenziale per la crescita di questa pianta, la tradescantia non è adatta a un’esposizione alla luce solare diretta preferendone una indiretta o la mezz’ombra.
Dove l’ho spostata
Per provare a far riprendere la mia tradescantia, quindi, non mi restava che spostare la pianta ma… dove metterla?
Le alternative non erano tante se volevo continuare a tenere la pianta fuori al balcone. Così, ho scelto di metterla su di un tavolino esterno, più in basso rispetto allo scaffale su cui era collocata in precedenza, e dove ci fosse l’ombra della ringhiera a dare un po’ di pace dalla luce alla pianta.
In questo modo, ho notato che, ricevendo meno luce, la tradescantia ha iniziato pian piano a rinnovare la sua chioma con nuove foglie sane.
Riguardo alle vecchie foglie ormai completamente secche, ho preferito staccarle aiutandomi con delle cesoie ben pulite, mentre ho lasciato stare quelle solo leggermente secche e che, per il resto, mi sembravano abbastanza sane.
Un occhio alle temperature
Oltre alla luce, anche le temperature possono rappresentare un problema per questa pianta.
In inverno faccio sempre attenzione a portare la pianta in casa, in quanto sotto i 10 °C, come ho scoperto da alcune ricerche online, la tradescantia può velocemente seccare anche completamente fino a morire.
In estate, resiste bene fino a oltre i 30 °C. Sopra i 35 °C, tuttavia, potrebbe soffrire un po’ troppo il caldo e quindi, in tal caso, andrebbe spostata in un posto più fresco.