Tra le bulbose più eleganti al mondo non più di certo mancare la bellissima anemone giapponese o Eriocapitella hupehensis.
Si tratta di una varietà che in realtà non esiste, nel senso che è solo un raggruppamento appartenente alle varietà di origine asiatica con la peculiare caratteristica di una fioritura invernale.
Proprio la sua tenacia ha consentito che questo raggruppamento di esemplari potesse diffondersi in tutto il mondo e dare un tocco di colore al giardino in un momento dell’anno in cui tutte le altre piante sono in una fase dormiente.
Ti spiego come aver cura di questo fiore delle giornate fredde.
Caratteristiche
Appartenente al genere delle erbacee perenni, questa pianta ha robusti stoloni sotterranei.
Sul finire dell’estate all’apice degli steli cominciano a venir fuori foglie lucide e verde chiaro.
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Tra le varietà più diffuse possiamo annoverare:
Anemone blanda che con i suoi fiori piccoli e candidi caratterizza il periodo primaverile ma ciò che rende unica questa varietà è la resistenza alle più svariate temperature;
Anemone sylvestri, tipica delle zone rocciose e quindi adatta a quei giardini rocciosi con fiori di una dimensione moderata e dal colore candido;
Anemone canadese, tra le più comuni e dalla fioritura più lunga che si estende dall’inizio della primavera e poi per tutto il periodo estivo;
Anemone nemorosa, tipica dei boschi dal portamento e dalla natura selvatica con fiori che variano tra il bianco e il blu intenso;
Anemone tomentosa o lanosa per la consistenza delle sue foglie vellutate e pelose con fiori candidi e una fioritura estiva.
Esposizione
L’esposizione ideale per l’Anemone japonica è la mezz’ombra.
Questo vuol dire che prospera evitando il sole diretto, soprattutto nelle ore centrali e durante i mesi più caldi quando adatta la sua vegetazione e va in riposo vegetativo.
Fioritura
In autunno comincia a prepararsi per la fioritura ed all’apice degli steli sbocciano grandi fiori che raggiungono un diametro anche di 10 cm.
Il colore varia dal bianco a rosato con un centro dal giallo intenso che è tipico di questo fiore.
Coltivazione e cura
Scoprirai che l’anemone giapponese non ha bisogno di chissà quali cure assidue ma farà tutto da sola se posta nelle condizioni che preferisce nel tuo giardino.
La sua resistenza anche alle giornate più gelide e per di più anche in fiore rallegrerà il tuo giardino nelle giornate più grigie con i suoi fiori candidi.
Innaffiature
Se consideriamo il periodo di maggiore attività, cioè quello dei mesi freddi, sicuramente non mancheranno piogge che contribuiranno e rendere umido il terriccio, permettendo così il disciogliere dei nutrienti.
Questo vuol dire che in inverno va innaffiata con parsimonia, al bisogno, notando lo stato del terriccio senza esagerare poiché potresti spesso trovarlo già umido.
Durante i mesi caldi invece non mantenere il terriccio troppo secco ma inumidiscilo leggermente per mantenere vivi i bulbi senza danneggiarli o farli marcire.
Terriccio
Partiamo dalla composizione dei materiali che prevedono l’utilizzo di un terriccio ricco di sostanze organiche, soffice e drenante.
La sua composizione chimica deve essere basica, con un pH intorno al 7.
Concime
Puoi utilizzare dello stallatico quando metti a dimora i bulbi, quindi come preparazione per la messa a dimora dei bulbi.
Assicura una profondità allo stallatico che non possa avere diretto contatto con i bulbi.
Un rinnovo del terriccio di anno in anno può essere sufficiente per una pianta che richiede un terriccio organico e tanti nutrienti essenziali.
Moltiplicazione
La moltiplicazione dell’Anemone japonica può essere effettuata dividendo gli stoloni nel sottosuolo.
Devi aspettare che vi si siano formati diversi stoloni e durante il periodo di dormienza, a seguito della fine della fioritura, quindi in primavera.
Dovrai estrarre la parte interrata e dividere in porzioni gli stoloni. Noterai che ciascuno ha già un apparato fogliare o radicale.
Potrai far radicare ciascuna parte autonomamente prima in un luogo riparato e fresco in una miscela di torba e sabbia e solo dopo invasare l’esemplare ottenuto, quando la radice sarà robusta.
Parassiti e malattie
Trattandosi di una pianta a fioritura invernale è difficile che possa essere attaccata da parassiti, che bazzicano poco durante i mesi freddi.
Potresti imbatterti in parassiti rosicchiatori come i bruchi verdi oppure le lumache rosse che ben si adattano alle zone umide.
Utilizza rimedi specifici che hanno che fare sia con repellenti naturali come macerati di ortica oppure trappole tipiche per questi parassiti come quella della birra.
Quando fiorisce l’anemone giapponese?
In autunno comincia a prepararsi per la fioritura.
L’anemone giapponese va innaffiata spesso?
In inverno va innaffiata con parsimonia, al bisogno, notando lo stato del terriccio senza esagerare poiché potresti spesso trovarlo già umido.
Durante i mesi caldi invece non mantenere il terriccio troppo secco ma inumidiscilo leggermente per mantenere vivi i bulbi senza danneggiarli o farli marcire.
Dove tenere l’anemone giapponese?
L’esposizione ideale per l’Anemone japonica è la mezz’ombra.
L’anemone giapponese ha bisogno di concime?
Un rinnovo del terriccio di anno in anno può essere sufficiente per una pianta che richiede un terriccio organico e tanti nutrienti essenziali
Come moltiplicare l’anemone giapponese?
La moltiplicazione dell’Anemone japonica può essere effettuata dividendo gli stoloni nel sottosuolo.
Devi aspettare che vi si siano formati diversi stoloni e durante il periodo di dormienza, a seguito della fine della fioritura, quindi in primavera.