La calendula, la cui varietà più comune prende il nome di Calendula officinalis fa parte della famiglia delle Asteraceae insieme alle margherite e ai crisantemi, alla più comune pratolina, ed ha un aspetto simile a una margherita.
Si tratta di una pianta perenne ma nei climi meno temperati viene coltivata come fiore annuale in aiuole e in vaso.
Il nome calendula ha radici molto antiche, connotando la valenza storica della pianta soprattutto utilizzata come medicamento officinale.
Nel dettaglio il nome calendula fa riferimento alle calende, i primi giorni del mese del calendario romano in associazione con la sua fioritura proprio all’inizio dei mesi estivi, sul finire della primavera.
È anche conosciuta come fiorrancio o anche solsepium che letteralmente vuol dire seguace del sole, per la caratteristica dei fiori di schiudersi con la luce e richiudersi alla sera.
Ma vediamo insieme come aver cura della calendula nel nostro giardino.
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La Calendula officinalis è caratterizzata da foglie opache che si raggruppano dando alla pianta un portamento cespuglioso.
Cresce più in larghezza che in altezza e per questo motivo spesso utilizzata per adornare aiuole o vasi.
Varietà
Esistono numerose varietà di Calendula officinalis. Le varietà popolari includono:
- Pink Surprise: fiori arruffati dorati e gialli, a volte con bordi rosa e centri albicocca scuri;
- Touch of Red: fiori con una miscela di sfumature arancioni e rosse con petali dalla punta rossa;
- Greenheart Orange: fiori con petali arancioni che circondano i centri verde lime;
- Citrus Cocktail: una pianta compatta, corta con fiori gialli e arancioni;
- Gemma nana: una varietà compatta con fiori a doppio petalo di arancio, giallo e albicocca;
- Prince: una varietà alta che è resistente al calore con fiori arancioni e gialli;
- Golden Princess: fiori giallo brillante con un centro nero a contrasto.
Esposizione
La calendula predilige una posizione pienamente luminosa, non teme i raggi diretti del sole a parte quelli che irradiano regioni all’estremo sud.
Scegli inoltre una zona dalla quale la pianta possa godere di una buona areazione essendo soggetta ad oidio in autunno.
Un’esposizione ad est, ai primi raggi del mattino consentono di avere tanta luce ma non di natura aggressiva.
Fioritura
Le corolle, come tutte le piante appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, hanno la tipica forma a margherita.
I fiori seguono l’andamento del sole, dischiudendosi pienamente al mattino e richiudendosi alla sera. Proprio per questa loro caratteristica gli antichi la chiamavano Solsepium, cioè seguace del sole.
Si declinano nelle sfumature dell’arancione e del giallo e, più raramente, del bianco rallegrando la piena primavera e soprattutto l’inizio dell’estate.
Coltivazione e cura
Cure semplici e di routine, è questo che occorre per coltivare la calendula, anche i meno esperti in materia di giardinaggio possono coltivarla con semplicità.
Innaffiature
La calendula per sua natura riesce a tollerare bene i periodi di siccità, visto l’esposizione che richiede, ma è bene innaffiare con regolarità la pianta per avere fioriture abbondanti.
È essenziale evitare i ristagni e quindi fare in modo che il terriccio sia zuppo, un punto debole della pianta quello della suscettibilità al ristagno.
Terreno
Come la maggior parte dei membri della famiglia delle margherite, la calendula ha bisogno di un terreno ben drenato, ricco di materiale organico.
I terreni densi e umidi possono far marcire le radici. Questa pianta tollera un’ampia gamma di pH del suolo ma preferisce un terreno leggermente acido.
Fertilizzante
Generalmente la calendula non ha bisogno di fertilizzanti ma non è male concimare il terriccio di tanto in tanto durante la stagione di fioritura.
Questo potrebbe supportare la lunga fioritura che si estende per diversi mesi.
Usa concime granulare a lenta cessione in cui il potassio sia l’elemento preponderante.
Moltiplicazione
Frequentemente la calendula viene moltiplicata per seme a seguito delle sue splendide fioriture.
È possibile moltiplicare la pianta per divisione, dividendo l’apparato radicale e ripiantando ciascuna parte autonomamente.
Parassiti e malattie
La calendula non ha gravi problemi di insetti o malattie. La pianta a volte può essere suscettibile all’oidio, che può essere rimediato con una buona circolazione dell’aria.
Le limacce possono nutrirsi delle piante, specialmente quando sono giovani. Mantieni il terreno libero dai detriti per ridurre al minimo i danni .
Afidi e mosche bianche a volte possono essere un problema.
Dove posizionare la Calendula?
La calendula predilige una posizione pienamente luminosa, non teme i raggi diretti del sole a parte quelli che irradiano regioni all’estremo sud.
Quanto dura la fioritura delle Calendula?
I fiori rallegrano la piena primavera e soprattutto l’inizio dell’estate.
Come moltiplicare la Calendula?
È possibile moltiplicare la pianta per divisione, dividendo l’apparato radicale e ripiantando ciascuna parte autonomamente.
La Calendula ha bisogno di fertilizzante?
Generalmente la calendula non ha bisogno di fertilizzanti ma non è male concimare i terriccio di tanto in tanto durante la stagione di fioritura.
Questo potrebbe supportare la lunga fioritura che si estende per diversi mesi.
Cosa vuol dire il nome Calendula?
Nel dettaglio il nome calendula fa riferimento alle calende, i primi giorni del mese del calendario romano in associazione con la sua fioritura proprio all’inizio dei mesi estivi, sul finire della primavera.