Quando la Calla conclude la sua fioritura tardiva, entra in una fase in cui inizia lentamente a rallentare la crescita. Le foglie perdono un po’ di vigore e gli steli cominciano a diventare più morbidi. È del tutto normale: questa pianta, che deriva dai particolari ambienti umidi dell’Africa meridionale, alterna periodi di piena energia ad altri di riposo.
In casa continua a vivere bene, anche quando non è in fiore, mentre all’esterno reagisce seguendo maggiormente le temperature. In questa fase bisogna osservare attentamente la pianta e darle il tempo di riassorbire le sostanze nutritive dagli steli, così che il suo rizoma rimanga forte.
Durante questo periodo non va forzata mai la crescita ma accompagnata in questo rallentamento naturale, mantenendo un ambiente stabile e senza eccessi di acqua, perché i ristagni in questo momento diventano per ei particolarmente dannosi.
COSA SCOPRIRAI
Come gestisco le foglie e lo stelo
Gli steli che hanno portato i fiori iniziano a ingiallire e a piegarsi: è il segnale che la pianta sta reindirizzando le energie verso il rizoma. A quel punto taglio solo la parte ormai secca, usando forbici ben pulite, senza toccare le foglie ancora verdi.
Le foglie, infatti, continuano a fare un lavoro prezioso: grazie alla fotosintesi nutrono la pianta e la aiutano a rinforzarsi in vista della stagione successiva. In questa fase mi assicuro che la luce sia abbondante ma non diretta, così da evitare scottature sulle foglie più tenere. Un ambiente luminoso e un po’ di pazienza fanno una differenza enorme nel modo in cui la Calla supera il periodo post-fioritura.
Cura del rizoma e riposo della pianta
Il rizoma della Calla è il vero cuore della pianta, e dopo l’inverno ha bisogno di una gestione attenta. Quando gli steli iniziano a seccare in modo evidente, riduco gradualmente le innaffiature, lasciando asciugare bene il terreno tra un intervento e l’altro.
Questo aiuta il rizoma a evitare marciumi e a entrare in un riposo naturale e sano. Se coltivo la Calla in vaso, a volte estraggo con delicatezza il pane di terra per verificare che il rizoma sia sodo e privo di parti molli. Se trovo qualcosa che non mi convince, elimino la parte compromessa con un taglio netto e disinfettato.
Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!
Se la pianta si trova all’esterno, proteggo il vaso con materiali isolanti o lo sposto in un luogo riparato, perché il freddo intenso può danneggiare il rizoma più di quanto si pensi. Quando la pianta inizia a perdere completamente la parte aerea, so che il riposo è iniziato davvero, e la lascio tranquilla fino ai primi stimoli primaverili.
Come preparare la Calla alla stagione successiva
Arrivata la fine dell’inverno, penso già alla rinascita della mia Calla. Per prima cosa controllo il terreno: deve essere ben drenante, leggermente acido o neutro, con un pH ideale compreso tra 6 e 7.
Un suolo ben strutturato fa davvero la differenza per la ripartenza del rizoma. A questo punto riprendo leggermente le innaffiature, sempre con moderazione, e aggiungo un po’ di concime liquido per piante da fiore, ricco di potassio. Ho imparato che non serve esagerare: una nutrizione equilibrata risveglia la pianta senza sovraccaricarla.
Infine, quando compaiono le prime foglie, rimuovo eventuali parti secche rimaste e controllo che non ci siano parassiti, in particolare afidi o cocciniglie, che amano gli steli teneri di questa pianta. Una spruzzata preventiva di sapone molle potassico, nelle dosi corrette, mantiene la Calla forte e pronta a produrre nuovi fiori.
Così, passo dopo passo, accompagno la pianta verso la nuova stagione, e ogni anno mi sorprende con la sua meravigliosa capacità di rigenerarsi.
