Settembre è un mese di passaggio, in cui l’estate cede lentamente il passo all’autunno. Le giornate iniziano ad accorciarsi e le temperature si fanno più miti.
Se ti stai domandando se sia possibile iniziare la coltivazione della calla in questo periodo, la risposta dipende da alcuni fattori, ma in generale sì, coltivare la calla a settembre è possibile, a condizione di rispettarne le esigenze naturali e climatiche.
Con le giuste precauzioni, questo mese può diventare un momento favorevole per preparare la pianta alla stagione successiva. Vediamo quali.
COSA SCOPRIRAI
La calla: una pianta elegante e resistente
La zantedeschia aethiopica, comunemente nota come calla, è una pianta originaria dell’Africa australe. È amata per la sua forma elegante, caratterizzata da grandi foglie verde scuro e fiori a imbuto, generalmente bianchi ma disponibili anche in tonalità crema, giallo, rosa o porpora, a seconda della varietà.
Sebbene sia spesso associata alla primavera per via della sua fioritura, la calla è una pianta perenne che può essere coltivata con successo anche in autunno, specialmente nelle regioni dal clima mite. In queste zone, settembre rappresenta un’opportunità per piantare i rizomi e dare alla pianta il tempo di ambientarsi prima del rigore invernale.
Messa a dimora in piena terra o in vaso
Se si vive in un’area dove il clima rimane mite fino a ottobre e le gelate arrivano tardi, piantare i rizomi della calla in piena terra a settembre può essere vantaggioso.
Il terreno è ancora caldo e questo favorisce l’avvio della radicazione. La pianta non entrerà subito in fase attiva, ma svilupperà lentamente il suo apparato radicale, preparandosi per una ripresa vegetativa più vigorosa in primavera.
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Nelle zone dove l’inverno è più freddo, invece, è preferibile coltivare la calla in vaso, così da poterla spostare in un ambiente protetto nei mesi più freddi. I rizomi possono essere piantati in un terriccio leggero, ben drenato e arricchito con materia organica.
L’importanza del clima e delle temperature
La calla è una pianta che ama la luce, ma teme il freddo intenso e il gelo. Se si sceglie di coltivarla a settembre, bisogna monitorare l’andamento stagionale e intervenire con tempestività in caso di abbassamenti improvvisi delle temperature. Se piantata in vaso, potrà essere facilmente ricoverata in casa o in una serra fredda.
In piena terra, invece, sarà importante proteggere la base della pianta con una buona pacciamatura, soprattutto nelle aree dove le minime notturne scendono rapidamente. Nonostante questa cautela, le zone con inverni miti rappresentano un ambiente perfetto per la coltivazione autunnale della calla.
Vantaggi della coltivazione autunnale
Mettere a dimora la calla a settembre ha alcuni vantaggi, soprattutto per chi desidera una fioritura anticipata.
Se i rizomi riescono a radicarsi bene prima dell’inverno, la pianta sarà pronta a emettere foglie e fiori già dai primi mesi primaverili.
Inoltre, questa strategia consente di anticipare il lavoro di giardinaggio, distribuendo meglio gli impegni stagionali. Per i più esperti, è anche l’occasione per selezionare varietà differenti da far fiorire in successione, garantendo un angolo fiorito e decorativo per diversi mesi l’anno.