Le ortensie in vaso sono tra le piante più amate per la bellezza delle loro fioriture e la capacità di decorare balconi, terrazzi e angoli soleggiati del giardino. Tuttavia, mantenerle in salute nei mesi più caldi non è così semplice come sembra.
Molti pensano che basti innaffiare regolarmente per tenerle in forma, ma con le ortensie non funziona proprio così: queste piante, infatti, sono particolarmente sensibili sia alla carenza che all’eccesso d’acqua, e quando sono coltivate in vaso la situazione si complica, poiché il terriccio si asciuga in fretta, il vaso si scalda facilmente e le radici ne soffrono.
Per evitare che queste piante si stressino, e per assicurarti una fioritura abbondante e duratura, esiste un trucchetto molto usato dai giardinieri esperti ma poco conosciuto soprattutto da chi è alle prime armi!
COSA SCOPRIRAI
Come funziona il metodo del doppio vaso
Il doppio vaso non è altro che un sistema semplice per creare una riserva d’umidità invisibile ma costante, che proteggerà la tua ortensia dal caldo eccessivo e dai periodi in cui ti dimentichi di innaffiarla. Ecco come funziona:
- Prendi un secondo vaso, leggermente più grande di quello che già contiene l’ortensia; meglio se in plastica o ceramica, senza fori sul fondo.
- Prepara uno strato drenante: inserisci all’interno di questo vaso qualche centimetro di argilla espansa o ghiaia. In questo modo impedirai alle radici di restare immerse nell’acqua stagnante.
- Aggiungi acqua fino a coprire appena appena lo strato che hai creato e poi inserisci il vaso dell’ortensia: questo dovrà poggiare sullo strato drenante, non deve entrare a contatto direttamente con l’acqua.
In questo modo, il vaso dell’ortensia sarà avvolto da un microambiente più umido, senza avere le radici troppo bagnate: l’umidità risale lentamente, mantenendo il terriccio fresco anche nei giorni più secchi, un po’ come se la pianta iniziasse a gestirsi da sola.
Perché il metodo funziona così bene
Il motivo per cui questo sistema è così efficace è che riesce a creare un ambiente più stabile attorno alle radici dell’ortensia, anche quando fuori fa molto caldo. A differenza dell’innaffiatura tradizionale, che spesso bagna troppo o troppo poco, il doppio vaso permette alla pianta di assorbire l’umidità in modo graduale, quasi come farebbe in natura: questo riduce gli sbalzi tra asciutto e bagnato, che sono una delle principali cause di sofferenza nelle ortensie coltivate in contenitore.
Inoltre, mantenendo il terriccio leggermente umido più a lungo, si evita che la pianta entri in stress durante le giornate calde o ventose. Il risultato sarà una crescita più regolare, foglie più turgide e una fioritura più duratura. E tutto questo con meno fatica, perché non ci sarà bisogno di controllare l’umidità ogni giorno.
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Un consiglio bonus per il terriccio
Se vuoi davvero dare una marcia in più alla tua ortensia in vaso, c’è un accorgimento semplice ma molto efficace che puoi aggiungere: la pacciamatura. Spesso si pensa che sia utile solo per le piante in piena terra, ma in realtà anche nei vasi può fare una grande differenza, soprattutto durante i mesi caldi.
La pacciamatura consiste nel coprire la superficie del terriccio con un materiale naturale come corteccia di pino, foglie secche, paglia, fibra di cocco o perfino fondi di caffè asciutti: questo strato crea una barriera che protegge il terreno dai raggi solari diretti, rallenta l’evaporazione dell’acqua e contribuisce a mantenere una temperatura più stabile attorno alle radici.
In pratica, è come se “coibentassi” il vaso: l’umidità rimane più a lungo nel substrato, e tu puoi ridurre la frequenza delle innaffiature. Inoltre, la pacciamatura rende anche il vaso più ordinato e gradevole alla vista, nascondendo il terriccio secco e proteggendolo da schizzi e sporco.
È un piccolo gesto, quasi sempre trascurato, ma che può fare la differenza tra un’ortensia che resiste bene all’estate e una che comincia a soffrire appena si alzano le temperatura. E una volta provato, diventa un’abitudine irrinunciabile!