Quando potare l’Ortensia dopo la fioritura?

La potatura dell’ortensia è un’operazione che va fatta con conoscenza, non solo della modalità o del periodo ma anche e soprattutto della varietà di ortensia che andremo a potare a seguito del periodo di fioritura.

Non basta sapere che la fioritura è terminata, potremmo incorrere in un errore che potrebbe comprometter la fioritura futura.

Vediamo insieme quando potare l’ortensia a seguito della fioritura estiva.

Come capire che la fioritura è finita

Conoscere la varietà di ortensia è utile per identificare il periodo della fioritura e la durata della stessa.

Per alcune tipologia di ortensia, come quella pannocchia, il fiore è tanto duraturo da durare fino ad inverno inoltrato.

Controlla il ramo fiorito e presta attenzione alla presenza di getti laterali nuovi o gemme rigonfie che potrebbero sostituire il fiore già esistente a seguito del suo deperimento.

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Il colore del fiore comincia ad imbrunire o sbiadire ed il vigore dello stesso si perde, segnalando la fine della fioritura della pianta.

Il periodo adatto

Cominciamo col constatare la periodicità ed il momento nel quale l’ortensia si trova nel suo ciclo vitale.

Puoi approfittare del periodo autunnale, sul finire dell’estate a seguito della fioritura, precedendo le gelate che arriveranno di lì a poco.

Le parti ormai secche vanno tolte in tempo utile in modo che la pianta possa dirigere tutta la sua forza nei nuovi germogli, che devono essere ben esposti alla luce solare.

La potatura varia in base alla varietà

La varietà di ortensia di cui disponiamo ha caratteristiche specifiche da conoscere che attengono alla nascita dei futuri nuovi germogli.

Sapere dove nascerà il germoglio ci consente di effettuare un taglio nel punto corretto del ramo, senza compromettere la futura fioritura dell’ortensia l’anno successivo.

Quando le nuove gemme nascono sui rami vecchi

Un numero nutrito di ortensie ha questa specifica caratteristica fondamentale da tener presente quando si tratta di potatura: le nuove gemme nascono sui rami dell’anno precedente.

Sto parlando di varietà come l’Hydrangea macrophylla, la più comune, l’Hydrangea serrata, l’Hydrangea aspera o l’Hydrangea quercifolia.

Questo vuol dire che l’ortensia appartenente a questa tipologia fiorirà sui rami vecchi. Ti accorgerai che le gemme sono già lì e si ingrossano a partire da febbraio.

Per tutte le ortensie con questa particolare caratteristica, la potatura dovrà essere effettuata appena sotto i fiori appassiti.

Il taglio deve essere inclinato verso l’esterno in modo che le gocce d’acqua possano rapidamente scivolare via, senza scendere troppo lungo il ramo effettuando potature drastiche.

Puoi eliminare i rami secchi o danneggiati verificandone l’integrità raschiando delicatamente parte della corteccia in una piccola zona. Se sotto vedi del legno verde e fresco, allora il ramo è integro e non va tagliato.

Quando le gemme nascono su nuovi rami

Le varietà come l’Hydrangea paniculata e l’Hydrangea arborescens, producono nuovi boccioli sui rami nuovi, non lignificati, che nasceranno da febbraio-marzo in poi.

In questo caso la potatura può essere più drastica: si taglieranno gli steli lasciando solo due gemme alla base, favorendo la nascita e la crescita di fiori molto grandi.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.